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Luigi Lovaglio, nuovo ad di Monte dei Paschi di Siena

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NON bastava il ministro della Sanità, Roberto Speranza, che gestisce la pandemia insieme al generale Figliuolo, potentini doc, che nel governo Draghi dialogano con qualche termine “putenzese” nonostante il perfetto italiano da loro parlato con la titolare del Viminale, Lamorgese, a creare un cerchio magico che ha fatto storcere il muso a siti complottisti no vax sul “clan dei potetini”.

Ora anche l’economia che conta, una delle banche nazionali più forti sul mercato nonostante i recenti sussulti ricevuti, è guidata da un manager nato a Potenza. Il nuovo amministratore del Monte dei Paschi di Siena, si chiama Luigi Lovaglio, nato nella città di San Gerardo nel 1955 e che ha creato una grande carriera fuori dalla Basilicata che lo ha catapultato in prestigiosi incarichi in tutta Europa come si legge dal suo ricco curriculum. È laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Bologna. Nel 2008 gli è stato conferito il titolo di Comandante d’Italia della Ordine della Stella della Solidarietà Italiana di Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica Italiana, in riconoscimento del suo eccezionale contributo allo sviluppo della cooperazione economica tra Polonia e Italia.

Luigi Lovaglio ha ricoperto la carica di Amministratore Delegato e Amministratore Delegato del Credito Valtellinese da febbraio 2019, dove ha ricoperto anche la carica di Presidente dal 15 ottobre 2018 al 25 febbraio 2019. Vanta oltre 40 anni di esperienza nei servizi bancari, per la maggior parte del tempo dedicato al principale gruppo bancario internazionale – UniCredit – in cui è entrato a far parte nel 1973. Nei successivi 20 anni ha ricoperto diverse posizioni dirigenziali di crescente responsabilità, guidando per più da oltre 10 anni Aree Commerciali in tutta Italia. Nel 1997 ha assunto la responsabilità del Responsabile della Direzione Pianificazione e Strategia di Gruppo del Credito Italiano, dove ha partecipato al processo di fusione delle banche di nuova acquisizione che ha dato origine all’odierno Gruppo UniCredit. Due anni dopo, nel 1999, è stato nominato Head of Foreign Banks Group Planning diventando uno dei principali fondatori della Divisione New Europe, con l’obiettivo di sviluppare il Gruppo UniCredit nell’Europa centro-orientale.

Negli anni 2000-2003 Luigi Lovaglio ha ricoperto la carica di Vicepresidente del Consiglio di Gestione e Direttore Esecutivo di Bulbank AD – la più grande banca della Bulgaria. Nel settembre 2003 ha assunto la responsabilità di Direttore Generale e Vice Presidente di Bank Pekao. Negli anni 2006 – 2007 ha realizzato la fusione e scissione di BPH (banca polacca appartenente al Gruppo HVB-Munich), operazione che ha consentito la vendita della parte scissa di BPH a GE per quasi 1 miliardo di euro. Nel 2011 è stato eletto Presidente del Consiglio di Gestione, Amministratore Delegato della Banca. Ha ricoperto la carica fino a giugno 2017, quando Unicredit ha ceduto la partecipazione di controllo della Banca allo Stato polacco.

Un manager di primo piano, che si affianca all’amministratore delegato della Ferrari, Benedetto Vigna, nativo anch’egli di Pietrapertosa, in provincia di Potenza. Ora arriva il potentino in testa a Monte dei Paschi di Siena.

Alla bravura non è mancata la fortuna. Non solo per la caduta di Bastianini suo predecessore voluto dai Cinque stelle, ma anche per gli impedimenti di Alessandro Vandelli e di Victor Messiah che hanno orientato il Tesoro ad affidare la prestigiosa banca nelle mani del potentino Lovaglio. Ma anche la fortuna fa parte del gioco.

Buon lavoro a Lovaglio. Lo aspettiamo in Basilicata.

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