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POTENZA – Amazon è alla ricerca un sito per un nuovo polo logistico in Basilicata. E’ stato questo l’annuncio arrivato domenica sera, a Melfi, durante l’inagurazione di un comitato elettorale col sindaco uscente Livio Valvano e il candidato alla sua successione Luigi Simonetti. E ieri mattina è arrivata la conferma dell’assessore regionale alle attività produttive Franco Cupparo, per cui la partita si giocherebbe proprio tra l’area industriale della cittadina federiciana e quella di Tito.
«Prima di formalizzare le dimissioni da assessore alle Attività Produttive – ha spiegato il dimissionario Cupparo – ho interloquito con la società Inc incaricata da Amazon di individuare in Basilicata un’area per un eventuale investimento finalizzato alla possibile realizzazione di un Polo Logistico Amazon per il Sud Italia». L’assessore ha precisato che «a nome della Regione, ho espresso la piena disponibilità a dare risposte alla richiesta di un’area tra i 25 e i 30 ettari che la società intende utilizzare e che la stessa società ha indicato in due aree industriali della nostra regione: Tito e Melfi.
Ho quindi dato incarico all’Ufficio competente del Dipartimento di fornire alla società la massima collaborazione ed assistenza tecnico-amministrativa. Sono convinto che l’eventuale investimento possa rappresentare sul piano occupazionale (si ipotizza un migliaio di posti di lavoro, tra cui figure professionali specialistiche e laureati) e su quello industriale una grande opportunità da cogliere per la nostra regione che ha tutte le condizioni, come già avviene per la presenza di player internazionali, per ospitare un nuovo grande gruppo estero».
«Le aree industriali individuate e che dispongono di lotti disponibili hanno adeguate infrastrutture e sono in grado di rispondere alle esigenze logistiche». Ha aggiunto l’assessore. «Un esempio ci viene dall’investimento già annunciato dal colosso americano in Abruzzo dove nelle scorse settimane è partita la prima selezione di personale per il polo logistico di Amazon in costruzione. L’auspicio è che chi subentri al mio posto e l’intera Giunta diano seguito al mio impegno e alle interlocuzioni avviate per non perdere questa occasione».
Ieri sul tema è intervenuto anche il segretario regionale della Uiltrasporti, Antonio Cefola, per cui «il progetto di Polo Logistico Amazon in Basilicata, a prescindere se si realizzi nell’area industriale di Melfi o di Tito, rappresenta una prospettiva per avviare anche nella nostra regione una svolta nel settore della logistica e al tempo stesso rappresenta una nuova opportunità per garantire un futuro in regione e non certamente fuori ai lavoratori ex Auchan».
«Perché la notizia arriva solo dopo le dimissioni dell’assessore regionale Cupparo che proprio nel comparto della logistica ha manifestato un grande impegno come riprovano i tanti tavoli sull’ex Auchan?» Si è poi chiesto Cefola. «Intanto va raccolto il suo invito alla Giunta Regionale a dare seguito alle interlocuzioni in corso con la società incaricata da Amazon di concretizzare il progetto. Sarebbe una iattura non mostrare il dovuto interesse ad un’iniziativa che punta ad un migliaio di posti di lavoro».
«L’investimento del colosso americano dell’e-commerce – ha concluso il segretario Uiltrasporti – conferma la nostra tesi che la Basilicata, quale area cerniera del centro-sud, ha tutte le carte in regola per ospitare strutture di servizio per un bacino molto ampio e dispone di aree appositamente attrezzate. Inoltre la nostra regione ha anche professionalità e competenze come quelle dei lavoratori ex Auchan che possono essere coinvolte per il reclutamento del personale avendo acquisito esperienze di lavoro nella logistica e trasporti di oltre 20 anni».
Intanto, da Lauria, si è mosso il senatore Gianni Pittella (Pd), in corsa come primo cittadino alle elezioni del 3-4 ottobre, chiedendo un incontro urgente al presidente Bardi in merito alla individuazione delle aree industriali da proporre per l’investimento Amazon in Basilicata. Un tentativo chiaramente orientato ad allargare il novero delle possibilità anche all’area industriale di Galdo.
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