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«DA TITOLARE mi sento abbandonata dalle istituzioni, soprattutto a livello regionale. Non si riesce a prendere una decisione. Si fa un copia ed incolla del decreto emanato dal Presidente Conte, senza così riuscire a prendersi delle responsabilità».
Sono parole amare quelle di Filomena Rago che gestisce “La Casetta Magica” nido d’infanzia Montessori a Potenza.
Una struttura aperta con non pochi sacrifici (anche economici) e che rischia di rimanere in una sorta di limbo.
Perché nonostante l’avvio della “Fase 2” poco o nulla si sa dell’immediato futuro di questo tipo strutture.
«Sarebbe impensabile – riprende – aprire come centro estivo o spazio gioco o addirittura posticipare la nostra apertura a settembre, verrebbero a mancare i presupposti per resistere ed offrire un servizio di qualità ai nostri bambini».
E aggiunge: «Le spese sono eccessive, ed aver affrontato già tanti giorni di chiusura, ci sta portando tante difficoltà».
Il suo pensiero va soprattutto ai bambini.
«Sono stati dimenticati dalle istituzioni, senza pensare a loro come persone e, senza pensare che in questa fase così delicata, il rapporto di socializzazione per loro sia di fondamentale importanza perché tornare alla normalità è di fondamentale importanza».
«Pensare – ha continuato nella sua disamina – di aprire parchi e centri estivi non autorizzati e, lasciare che possano occuparsi dei nostri bambini, desta preoccupazione,si protrae la completa noncuranza nei confronti di fondamentali servizi e strutture come nidi che occupano il 50 per cento del territorio Nazionale».
L’educatrice e imprenditrice allarga l’orizzonte della sua riflessione rivendicando la professionalità di strutture pedagogiche come la sua.
«Non si può e, non si deve tornare indietro a quelle che io chiamo “vecchie abitudini”, dove gruppi di bambini vengono affidati a persone non qualificate, che di pedagogia sanno ben poco o nulla, in luoghi, non a norma e non autorizzati». La sua “Casetta Magica” oltre a rispondere alle norme e alla sicurezza vuole adattarsi anche alla nuova situazione dettata dal Covid.
«Il nostro percorso lavorativo da anni e fanno parte di un lavoro attento e meticoloso, dove ci si mette la faccia e ci si prende le proprie responsabilità». La pandemia rischia di mettere in ginocchio queste strutture.
«Ogni giorno – riprende – ricevo innumerevoli telefonate da parte di genitori che si chiedono come mai una struttura come la nostra capiente, capace di offrire ampi spazi interni ed esterni, quindi dando anche la distanza di sicurezza che viene richiesta, non sia ancora aperta. Questo non mi è dato spiegarlo, come non posso spiegare ai miei bambini perché la maestra Filo non apre ancora». E conclude: ««Sono certa che un’apertura a tutti i costi non vada bene ma, credo che una struttura qualificata, riconosciuta “detti” più tranquillità di un parco…e poco importa se non possiamo abbracciarci ancora, importante è donare un po’ di serenità e tranquillità ai miei bambini che tanto aspettano di ritornare alla Casetta Magica e dalla maestra Filo».
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