1 minuto per la lettura
Fuoco vicino alle abitazioni e danni al patrimonio storico-archeologico nell’incendio a Terranova del Pollino
Un vasto incendio ha divorato ieri, 15 ottobre 2024, parecchi ettari di pineta tra Ciccarone alta e zona Castello nel territorio di Terranova del Pollino. Sul posto sono intervenute le squadre dei Vigili del Fuoco di Terranova di Pollino, oltre alla squadra proveniente da Lauria, i Carabinieri della Stazione di Noepoli e i Carabinieri Forestali di Francavilla Sul Sinni. Per fortuna non si registrano danni a persone. Molti cittadini hanno allertato la centrale del 115, mentre lingue di fuoco e il denso fumo avvolgevano un’area appena fuori il centro abitato di Terranova del Pollino.
PINETA E ULIVI SECOLARI BRUCIANO NELL’INCENDIO A TERRANOVA DEL POLLINO
Oltre alla pineta, il fuoco ha divorato molti ulivi secolari, fichi e vigneti. A rischio, poi, l’area archeologica. Un bene storico di immenso valore, inaugurato appena qualche giorno fa. Le abitazioni sono state lambite dal fuoco, ma salvate grazie all’impegno dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri, che non si sono risparmiati, in un’area dove è molto difficile operare. Sul posto sono prontamente arrivati anche il sindaco, Domenica Paglia e il suo vice Enrico Calà. Entrambi hanno continuato a monitorare l’area interessata dal fuoco, mettendosi a disposizioni delle squadre sul terreno che cercavano di circoscrivere l’incendio. Molti proprietari hanno subito ingenti danni. Ancora non si conoscono le cause che hanno innescato l’incendio a Terranova del Pollino. I carabinieri, nelle prossime ore, con i Vigli del Fuoco, cercheranno di capire cosa è realmente accaduto. Anche se siamo a metà ottobre, le temperature alte, per il periodo, e l’assenza di pioggia stanno favorendo gli incendi. Colture, pinete, querce, nel cuore del Parco nazionale del Pollino, diventano cenere. Un danno ambientale che mette a dura prova istituzioni, habitat e cittadini.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA