L'invaso del Camastra
1 minuto per la letturaANZI (POTENZA) – Il Comune di Anzi ha ritrovato nelle acque dell’invaso Camastra inquinanti pericolosi e il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Gianni Leggieri ha chiesto chiarimenti sulla vicenda alla Regione Basilicata.
Nella giornata di venerdì l’esponente d’opposizione ha protocollato una interrogazione per capire cosa sta succedendo nel Comune di Anzi e nell’invaso Camastra.
Pochi giorni fa il sindaco di Anzi ha emanato un’ordinanza di sospensione in via precauzionale della potabilità delle acque, visto il ritrovamento di inquinanti.
La situazione di per sé già tragica desta ancor più preoccupazione considerato che gli stessi inquinanti sembrano essere stati ritrovati anche nell’invaso della Camastra, una delle dighe più importanti della nostra Regione», scrive Leggieri.
L’invaso infatti, serve l’abitato di Potenza e l’intero suo hinterland e ha una capienza di circa 30.000.000 di metri cubi d’acqua; di questi quasi l’80% viene erogato come acqua potabile, mentre il restante 20% viene erogato per l’uso irriguo ed industriale, servendo sia la zona industriale di Matera che il Consorzio di Bonifica, Bradano–Metaponto.
«Per tutti questi motivi mi sono affrettato a chiedere agli organi competenti, Arpab in primis, di prendere immediatamente visione della vicenda, fornendo i dovuti chiarimenti e non solo».
In particolare, Leggiri ha chiesto «di conoscere, se mai la situazione delle acque dell’invaso della Camastra risultasse confermato, quali azioni intenda mettere in campo la massima Agenzia regionale deputata al controllo ambientale, per tutelare la salute umana e ripristinare la potabilità delle acque. Troppo spesso in questa Regione – attacca l’esponente M5S – si è preferito barattare la salute dei cittadini con l’interesse economico. Senza creare inutili allarmismi, spero che la Regione Basilicata e tutti gli organi competenti si affrettino a chiarire la vicenda», conclude Leggieri.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA