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POTENZA – Alcuni sopralluoghi sono stati fatti. Principalmente per capire il movimento della frana a che punto è.
Per il resto, dopo i proclami delle scorse settimane lungo la strada provinciale 84 che porta alla contrada Trinità Sicilia, nulla si è ancora mosso. La pratica è ora in mano alla Regione che dovrebbe convocare un vertice per fare il punto della situazione. Un incontro che non è stato ancora convocato anche se alcune interlocuzioni nel frattempo ci sono state. E mentre si aspetta che qualcosa si muova, la preoccupazione dei 900 abitanti della zona, resta. Anche perché con l’arrivo delle prime piogge, il fronte franoso potrebbe allargarsi e creare disagi che gli abitanti vogliono evitare. Per questo, sollecitano i cittadini: «bisogna fare presto».
La questione va avanti da qualche anno. Dal 2009 quando ci furono i primi interventi per arginare le frane sono passati dodici anni. Nel frattempo gli smottamenti si sono moltiplicati e qualche mese fa, c’è stato l’ultimo che tiene con il fiato sospeso i cittadini. Del resto sulla provinciale non ci passano solo le auto, ma anche gli autobus del servizio pubblico e i camion che vanno verso Ruoti. Il timore dei cittadini ‘ che se non si interviene in maniera celere, l’arteria possa crollare in caso di maltempo.
Con la conseguenza che l’intera contrada si troverebbe isolata e soprattutto per raggiungere Potenza dovrebbero fare un altro percorso molto più lungo e disagevole. Qualche settimana fa gli abitanti della zona avevano fatto un appello alle autorità per risolvere una volta per tutte la questione. Sul fronte della competenza l’arteria è della Provincia. Al momento fondi destinati non ce ne sono se non quelli che servirebbero a tamponare la situazione. Servono interventi strutturali importanti anche perché quelli eseguiti fin’ora (vedi la costruzione dei gabbioni) non hanno sortito l’effetto sperato.
La Provincia ha posto la questione alla Regione nel settembre scorso quando cioè l’ufficio tecnico relazionò in merito alla strada presso l’ufficio geologico regionale. Gli interventi, secondo la perizia ammonterebbero a poco più di un milione di euro. Nel frattempo però non è chiaro se durante l’inverno scorso ci siano stati altri danni. I tecnici della provincia hanno effettuato nuovi sopralluoghi ma serve il confronto con la Regione per avviare l’iter che dovrà portare a uno stanziamento di fondi. Anche perché è fondamentale intervenire prima sulla frana e poi successivamente sulla strada.
Questo tipo di interventi sono ad appannaggio della Regione che dovrebbe intervenire con risorse straordinarie. Visto anche il periodo è facile che la questione venga ulteriormente rimandata dopo Ferragosto. Sperando che non si arrivi all’autunno e alle prime piogge. In quel caso gli interventi sarebbero più complicati e il fronte franoso rischierebbe di allargarsi.
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