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Rossella Mastromartino

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«VERGOGNA!»: è quanto urlano i sindacati metalmeccanici proclamando lo sciopero generale per tutti i lavoratori dell’area industriale di Melfi con presidio silenzioso nell’area adiacente allo stabilimento Proma, al cui interno lavorava la 36enne Rossella Mastromartino, morta sabato dopo essere stata investita da un autobus mentre si dirigeva alle pensiline.

I lavoratori dell’area industriale di Melfi si fermeranno nella giornata di oggi – fanno sapere Fim, Fiom, Uilm, Fismi,c e Uglm – con i seguenti orari: I turno dalle ore 12.30 alle ore 13.30; II turno e centrale dalle ore 14.00 alle ore 15.00; III turno dalle ore 4.30 alle ore 5.30.

«Un’altra vita spezzata dall’incuria e dall’indifferenza di chi può e non fa nulla, nonostante le segnalazioni dei sindacati, tra i quali la Uilm, avevano documentato il pericolo per l’incolumità dei lavoratori»: così la Uil Basilicata, il cui segretario regionale Vincenzo Tortorelli, ribadisce che insieme a Cgil e Cisl è stata chiesta al Prefetto di Potenza la convocazione urgente del Tavolo sicurezza.

«Il sindacato si è fatto portavoce di una lotta alle morti sul lavoro con tutti gli strumenti disponibili», dopo la tragedia di Melfi «si accrescono la nostra denuncia e il nostro impegno: chi va a lavoro deve avere sempre la certezza di poter tornare a casa dalle proprie famiglie. Ma, ancora una volta, questo non è accaduto ed è una sconfitta per tutti. Nell’esprimere il nostro cordoglio e la nostra vicinanza alla famiglia e ai colleghi della giovane operaia, confidiamo che le forze dell’ordine chiariscano al più presto le dinamiche dell’accaduto e ci aspettiamo che politica e istituzioni non si limitino a esternazioni di solidarietà ma che convochino urgentemente tavoli sul tema per mettere in campo azioni concrete volte a mettere fine ad una strage, il più delle volte annunciata».

Anche la Uiltrasporti, con una nota del segretario regionale Antonio Cefola, si associa a quanto dichiarato e denunciato dalla Uilm e dalla Uil. «Non si può perdere la vita per inadempienze degli Enti preposti alla gestione e alla sicurezza di una area industriale ad altissima intensità di presenza di lavoratori nelle fasce dei cambi turni. Come Uiltrasporti, così come la Uilm, abbiamo più volte posto preoccupazioni circa la pericolosità di quell’area per la scarsa illuminazione, mancanza di apposita segnaletica e disattenta gestione dell’elevato traffico automobilistico proprio nei momenti di uscita e entrata nelle aziende. Ci uniamo al dolore della famiglia della giovane lavoratrice e auspichiamo che gli organi preposti facciano luce sull’accaduto e individuano le responsabilità e paghi chi ha veramente sbagliato».

Anche il segretario generale della Cisl Basilicata, Vincenzo Cavallo, invoca «meno necrologi e scelte chiare sulla gestione delle aree industriali». Per il leader della Cisl lucana «dietro molte tragedie c’è una lunga catena di inadempienze e sottovalutazioni anche da parte delle istituzioni». E oggi a Matera la Fim Cisl approverà durante il congresso una mozione speciale sulla sicurezza.

«Basta vittime su quella strada!» tuona anche la consigliera regionale Carmela Carlucci (Movimento 5 Stelle), mentre ci sono «troppe morti sul lavoro» anche per l’Anpi Basilicata, che «si stringe al dolore dei familiari dei caduti sul lavoro di queste ore, per incidenti causati da incuria, insipienza, ignavia e assenza di investimenti su sicurezza, infrastrutture e misure di prevenzione e protezione».

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Francesco Ridolfi

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