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POTENZA – Con la costituzione di ApiBas doveva cambiare tutto. Invece per i lavoratori della Giuzio non c’è stato l’auspicato cambio di marcia. E questa mattina si ritroveranno in piazza Prefettura per protestare contro l’incertezza che oggi si traduce nella mancanza dello stipendio e che domani potrebbe solo peggiorare. Il mese di agosto rischia di non arrivare. I dipendenti della ditta Giuzio di Potenza vivono da decenni sul bordo del burrone.
Ora molti sono alla soglia della pensione, ma i brividi sono gli stessi. Le incertezze sul futuro sono le stesse. Nei giorni scorsi hanno chiesto un concreto intervento del prefetto annunciando così un sit in di protesta in piazza Mario Pagano proprio per oggi. L’appuntamento è per le ore 09.30. «Gli impegni assunti, da tutti gli attori di questa vertenza anche presso la prefettura di Potenza – è spiegato in una nota della Uilm e della Fim – sono parzialmente disattesi anzi oggi si vive di silenzi della politica e di poca trasparenza anche nelle scelte di costoro».
E aggiungono: «tra qualche giorno scadrà la procedura di mobilità aperta dalla ditta Giuzio». I lavoratori «non hanno percepito ancora due retribuzioni quelle di Gennaio e Febbraio, rischiano il licenziamento». E concludono: «auspichiamo nell’intervento di sua eccelenza il prefetto anche perché i lavoratori svolgono attività ritenute essenziali per la legge ma non essenziali nell’etica dell’agire».
Insomma la questione resta aperta nonostante qualche mese fa si prospettasse qualcosa di diverso. I sindacati si attendono per oggi un confronto con il prefetto affinché convochi al più presto tutte le parti e risolvere finalmente questa vertenza.
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