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Il Crob di Rionero in Vulture

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POTENZA – Quasi 46mila euro per «una campagna informativa afferente le novità terapeutiche», e i «progressi nella diagnosi e nella ricerca». Più del doppio di quanto speso in un anno, per attività promozionali di questo tipo, dalle altre tre aziende sanitarie lucane messe assieme. Come pure dal più vicino tra gli altri istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, l’Istituto tumori Giovanni Paolo II di Bari, che pure ha una ventina di posti letto in più rispetto al nostro, che ne ha solo 80. Mentre altri ancora, come il Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, che di posti letto ne ha 900, e lo Stella Maris di Pisa, che invece ne una quarantina, non spendono nemmeno un euro.

È stato appena inaugurato l’ultimo capitolo delle “spese pazze” al Centro oncologico regionale di Rionero (Crob), col via libera del direttore generale Gerardo di Martino alla nuova strategia di comunicazione dell’Istituto. Una mossa a sorpresa, quella del dg, che non solo ha deciso di stanziare per questo tipo di attività una somma molto maggiore dei suoi predecessori, ma ha anche optato per la trattativa diretta con un operatore predestinato, trattandosi di un affidamento di poco al di sotto la soglia di legge dei 50mila euro. Nel caso in cui l’avesse superata, infatti, sarebbe scattato l’obbligo di effettuare una comparazione tra diversi preventivi.

Ad accaparrarsi la commessa è stata la Agi srl del gruppo editoriale di Potenza guidato dai fratelli Giuseppe e Antonio Postiglione. Oggetto della campagna pubblicitaria, quindi, dovrebbero essere 36 puntate di un programma televisivo intitolato «Cronache dal Crob», della durata di «20/30 minuti», che andrà in onda, secondo una pianificazione «concordata di volta in volta con la redazione», sul canale televisivo del gruppo Postiglione, Cronache Tv, visibile in Basilicata e Puglia al 76, all’interno di una «nota trasmissione» intitolata «Doctor».

All’indomani della messa in onda, inoltre, è prevista la pubblicazione di «un articolo di approfondimento e sintesi sulle argomentazioni trattate», che in gergo giornalistico vengono chiamate, ironicamente, «marchette», o «redazionali», sul quotidiano digitale del medesimo gruppo editoriale, Cronache lucane. Come pure la possibilità di rivedere il tutto sul relativo sito internet.

La delibera del dg di Martino è stata firmata lunedì, e a differenza di quanto accaduto in precedenza non avrebbe trovato un’accoglienza sfavorevole in Regione, anzi. Basti pensare alla severa reprimenda che l’ex assessore regionale alla Salute, Rocco Leone, riservò alla prima delle spese pazze del Crob scoperchiate dal Quotidiano del Sud a settembre dell’anno scorso. Vale a dire la nomina di un nuovo direttore di dipartimento amministrativo e di un nuovo direttore di dipartimento sanitario da affiancare al direttore amministrativo e al direttore sanitario nominati poco prima dal dg. Di fatto una duplicazione delle posizioni di responsabilità, e delle relative indennità, assente nelle altre aziende sanitarie lucane e in molte strutture di fuori regione ben più grandi del piccolo istituto di Rionero.

Dai vertici di via Verrastro, al contrario, sono arrivati segnali di sostegno all’iniziativa. D’altronde il giorno stesso della pubblicazione della delibera sull’albo pretorio dell’Istituto, il governatore in persona, Vito Bardi, è stato ospite nel salotto virtuale di Cronache tv, per promuovere il suo operato e tracciare le linee politiche di qui alla fine della legislatura.

L’impressione, insomma, è quella di un rapporto ritrovato con la dirigenza del Crob. Nonostante, o comunque in seguito a un certo disorientamento provocato, nei giorni scorsi, proprio dalle insinuazioni comparse sulla testata di Postiglione a proposito di una presunta infedeltà politica del dg, “reo” di aver confermato un incarico legale all’ex capogruppo del Pd nel consiglio comunale di Potenza, Gianpaolo Carretta. Infedeltà condivisa, sempre secondo il medesimo teorema, anche dal direttore generale del Dipartimento Salute, Domenico Tripaldi, inviso a una delle fazioni più influenti della maggioranza regionale per la sua presunta vicinanza al più veemente oppositore di Bardi all’interno del centrodestra. Ovvero l’ex assessore regionale all’Ambiente Gianni Rosa, meloniano doc.

Di recente via Verrastro ha conquistato giudizi positivi anche all’interno delle pubblicazioni di un altro gruppo editoriale locale, quello guidato dall’imprenditore Donato Macchia (Nuova del Sud). Specie in seguito al «nuovo corso» inaugurato dal successore di Rosa al Dipartimento ambiente, Cosimo Latronico, pure meloniano, sul tema delle autorizzazioni per nuove centrali eoliche e fotovoltaiche. Un tema particolarmente caro a Macchia, che sull’eolico ha costruito le sue recenti fortune imprenditoriali, fino al recente annuncio della “scalata” amichevole al Potenza calcio del presidente-deputato Salvatore Caiata, anche lui esponente del partito dei Fratelli d’Italia.

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