Personale sanitario al lavoro
2 minuti per la letturaPOTENZA – C’è anche la Basilicata tra le 6 regioni italiane che già in serata potrebbero vedersi imporre le misure più restrittive della “zona arancione” per prevenire la diffusione del contagio da covid 19. Quasi un mese e mezzo dopo l’allentamento della stretta disposta per le festività di Natale. A meno che i livelli ancora relativamente bassi di pressione ospedaliera non le valgano, anche questa volta, altri sette giorni di “zona gialla”.
Stando alle indiscrezioni circolate nelle ultime ore, infatti, il tradizionale report settimanale dell’Istituto superiore di sanità potrebbe tornare ad evidenziare indici di contagiosità superiori alla soglia di 1, e un rilevante aumento di incidenza per centomila abitanti sul territorio lucano. Così come in Lombardia, Lazio, Marche, e Puglia. Mentre il Piemonte ha già annunciato che adotterà di suo misure più restrittive. Per evitare il passaggio dalla zona gialla alla zona arancione, che prevede, tra l’altro, il divieto di spostamento tra comuni senza un giustificato motivo e l’obbligo di servizio da asporto per bar e ristoranti.
A confermare la tendenza esistente a livello epidemiologico in Basilicata, ieri sono arrivati altri 128 tamponi positivi su 1.245 processati, 120 dei quali relativi a residenti in regione.
Quindi, al netto dei 51 dichiarati guariti e del decesso di un paziente di Rionero (il numero 358 dall’inizio della pandemia), la conta dei pazienti lucani tuttora positivi al covid 19 è salita a 3.647.
Nell’ultimo bollettino diffuso dall’unità di crisi anti virus della Regione, si segnala anche l’aumento da 87 a 90 dei pazienti ricoverati nei due ospedali lucani che attualmente ospitano reparti covid: il San Carlo di Potenza, dove per 2 pazienti si è reso necessario il ricorso alle cure più invasive della terapia intensiva; e il Madonna delle Grazie di Matera, dove i pazienti in terapia intensiva sono 3.
A tenere banco, ad ogni modo, restano i focolai scolastici scoperti a Potenza e in altri centri lucani. Focolai di cui soltanto nei prossimi giorni si potrà cogliere la reale ampiezza, coi risultati dei tamponi previsti i compagni di classe e gli altri contatti stretti di bimbi e insegnanti contagiati.
Ieri, intanto, nel quarto giorno di campagna vaccinale riservata agli ultraottantenni di Potenza, l’Asp ha fatto sapere che, su un elenco di 800 persone, alla tenda da campo donata dal Qatar, se ne sono presentate 635, il 79,4 per cento.
In totale, pertanto, sono già oltre settemila i lucani over 80, sparsi su tutto il territorio della regione, che hanno ricevuto la prima dose di vaccino.
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