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POTENZA – Ancora un focolaio in una casa di riposo, questa volta a Calvello. Mentre si attende il trasferimento degli ospiti delle struture di Lavello e Melfi al don Uva di Potenza, al posto dei guariti tra quelli arrivati da Marsicovetere e Brienza, e poi smistati tra il San Carlo e lo stesso Don Uva. Al netto, s’intende, di ventina di deceduti.
Restano le residenze per anziani il fronte più pericolo dell’emergenza sanitaria in Basilicata.
La notizia di una quindicina di contagiati tra operatori e ospiti della casa di riposo di Calvello è arrivata ieri in serata, dopo una giornata che a mezzogiorno faceva contare 244 nuovi casi lucani (tra residenti e non), a cui nelle ore successive se ne sarebbero aggiunti almeno un centinaio.
Il risultato è una cifra di pazienti in cura in regione ormai di gran lunga superiore ai 2.500, più del doppio della soglia critica dei 1.200/1.300 indicata non più tardi di due settimane fa da Bardi.
Tra questi, il sindaco di Pisticci Viviana Verri, a sua volta positiva e in isolamento domiciliare, ha segnalato il caso di un’allieva della scuola media di Marconia, che per questo sarà chiusa oggi e domani per le operazioni di sanificazione.
Timori anche a Bernalda dove sindaco e vicesindaco si sono volontariamente sottoposti a tampone in quanto entrati in contatto 11 giorni fa con una persona che è risultata positiva al test nella giornata di venerdì.
A Nova Siri le scuole resteranno chiuse fino a mercoledì per effettuare una santificazione dei locali e tamponi ai contatti di due insegnanti positive.
Tensione anche a Sant’Arcangelo, che è un altro centro in cui il sindaco, Salvatore Lagrotta, è risultato positivo al covid.
«Chiusura fino al giorno 14 novembre della scuola media di San Brancato, Viale Italia, e quarantena per tutti gli alunni e dei docenti appartenenti alla classe IIIB». Questa la decisione assunta ieri dal primo cittadino. Solo per oggi, però, sarà chiusa anche la scuola primaria di San Brancato, in corso XX Settembre, «per poter effettuare l’operazione di sanificazione non solo della classe IIC, classe di appartenenza del caso positivo al covid 19, ma dell’intero plesso». Da domani, invece, «le lezioni riprenderanno in presenza ad eccezione della classe IIC i cui alunni e i docenti sono in quarantena fino al giorno 17 novembre».
Tra gli ultimi tamponi positivi risulta acquisito anche quello di un dipendente del Comune di Potenza, per cui oggi la sede municipale di Sant’Antonio La Macchia rimarrà chiusa per consentire la sanificazione dei locali.
Ieri si è registrato anche un nuovo decesso, un anziano che era ricoverato nel reparto di terapia sub intensiva a Matera. Con lui sono solite, quindi, a 64 le vittime lucane della pandemia.
Nella zona rossa lucana di Genzano, invece, prosegue la protesta contro le limitazioni imposte dall’ordinanza del governatore Vito Bardi, che dovrebbe restare in vigore almeno fino a venerdì.
«Insieme al sindaco di Irsina – ha spiegato ieri sera la prima cittadina genzanese Viviana Cervcellino – abbiamo diffidato il presidente a riassumere in tale ordinanza le misure per Genzano e Irsina, armonizzandole al decreto del presidente del Consiglio dei ministri e di concerto col Ministro della salute».
« Genzano e Irsina – ha aggiunto la sindaca Cervellino – vanno immediatamente riabilitate».
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