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L'ospedale San Carlo

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POTENZA – Sembrano davvero lontani i giorni a contagio zero: ieri i positivi erano 20 (tra test processati sabato 3 ottobre e altri casi, comunicati dai sindaci, che saranno inseriti nel prossimo bollettino) su 800 tamponi effettuati. Un dato tutt’altro che puramente numerico, dal momento che inizia a emergere qualche preoccupazione per un “rischio Bergamo” – eccesso di ospedalizzazione con esaurimento dei posti letto e incapacità di offrire assistenza a chi è veramente bisognoso –, con il reparto di malattie infettive del San Carlo (18 posti letto) che si è praticamente saturato con l’arrivo degli anziani trasferiti dalla casa di riposo di Marsicovetere.

I prossimi ricoveri, quindi, verranno effettuati in pneumologia (dove ce ne sono già 4), mentre altri due positivi restano in osservazione al pronto soccorso. I 20 nuovi casi si riferiscono a Lauria (8), Potenza (2) e, un caso ciascuno, a Brienza, Sant’Arcangelo, Tramutola, Matera e Pisticci; altri 5 casi riguardano lucani domiciliati ad Altamura. I guariti sono 11 (1 a Lauria, Lagonegro e Palazzo San Gervasio, 4 a Potenza tutti africani, 1 a Trecchina diagnosticato in Sicilia e 3 a Ferrandina, uno dei quali diagnosticato in Sicilia).

E ieri proprio da Sant’Arcangelo, il sindaco Salvatore La Grotta, nel comunicare il caso positivo al Covid 19 (sabato ne erano stati conteggiati due), ha annunciato di aver firmato una nuova ordinanza in cui conferma «la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado dal giorno 5 ottobre al giorno 10 ottobre. Senza mai abbandonare l’obiettivo di tutelare e salvaguardare la salute pubblica e solo dopo una serie di interlocuzioni intercorse tra dirigenti scolastici ed autorità sanitarie territoriale, con le quali disporremo nei prossimi giorni un massiccio screening di massa che vede coinvolta la popolazione studentesca, ho maturato la decisione di continuare a mantenere le scuole chiuse – scrive La Grotta su facebook –, interpretando il ruolo che i cittadini mi hanno consegnato con responsabilità e coraggio. Faccio appello all’intera comunità di rispettare le misure di prevenzione: distanziamento sociale e uso delle mascherine anche all’aperto, in questi momenti necessita ritrovare lo spirito di unità e di collaborazione che spesso smarriamo».

AREA SUD

Dopo le quattro positività riportate nel bollettino della task force regionale di sabato scorso – di cui una è ancora da confermare – il sindaco di Lauria Angelo Lamboglia ha comunicato altri casi, in totale 8, che interessano il proprio Comune e che hanno portato alla chiusura di tre istituti scolastici per la sola giornata di oggi. «Allo scopo di informare – aveva postato via social il primo cittadino lauriota, ieri mattina – comunico che stiamo procedendo ad emettere ordinanza di chiusura del plesso scolastico “Giovanni XXIII”, in base alle indicazioni operative per la gestione dei focali di Covid-19 nelle scuole e nei servizi educativi, causa positività riscontrata su studente con sintomi sottoposto subito a tampone ed in isolamento da giovedì. Inoltre, seppur già in isolamento, si registra una ulteriore positività di un contatto stretto del soggetto risultato positivo in data 18 settembre. Le autorità sanitarie competenti stanno procedendo a fare il tracciato epidemiologico con le opportune verifiche».

Nel plesso “Giovanni XXIII”, che comprende la scuola media inferiore, per effetto della ottimizzazione degli spazi, sono incluse anche classi della elementari. La chiusura è prevista per la sola giornata di oggi. Da quanto abbiamo appreso dallo stesso Lamboglia, il caso afferente la scuola media «non viaggia con il trasporto scolastico». Successivamente, nel tardo pomeriggio sono arrivate altre brutte notizie di cui il primo cittadino lauriota ha informato la cittadinanza. «In merito a 2 positività emerse sabato della stessa famiglia – ha scritto Lamboglia – si sta registrando un incremento di casi positivi legati ai contatti stretti già in isolamento. Dato che un soggetto positivo frequenta il liceo classico di Lauria si sta procedendo con ordinanza di chiusura dell’intero Isis Miraglia».

L’Isis comprende anche il Professionale. Nello specifico, Lamboglia ci ha detto si tratta di altri «sei contagiati» collegati a questi due precedenti positivi, aggiungendo che «la chiusura di entrambi gli istituti si è resa necessaria poiché hanno l’ingresso in comune». Intanto, nella confinante Latronico dove sabato era risultato positivo un giovane di origini tunisine ospite nello Sprar locale, ieri mattina «sono stati effettuati 41 tamponi sui contatti». Lo ha comunicato il vicesindaco Vincenzo Castellano. Il ragazzo è in isolamento nella struttura e, come aveva fatto sapere il sindaco Fausto De Maria, «prima di arrivare a Latronico 10 giorni fa, era già risultato negativo al tampone».

TRA FUGHE E ZONE ROSSE

E mentre Tramutola e Marsicovetere sperimentano la mini-zona rossa scattata ieri, fa discutere, soprattutto sui social, la notizia della fuga dalla rsa del popoloso centro della Val d’Agri: anziani abbandonati e almeno 6 dipendenti, contagiati, che violano la quarantena e tornano a casa. Il titolare dice «hanno avuto paura», ma intanto i pm indagano per epidemia colposa.

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