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POTENZA – Ancora tre casi di “turisti del tampone”: cittadini di fuori regione, perlopiù pugliesi, che varcano il confine per effettuare il test in uno dei laboratori privati lucani accreditati per rilevare l’impronta molecolare del covid 19. Più altri due casi locali, scoperti sempre da un laboratorio privato: uno in isolamento a Potenza, dove è risultata positiva una donna di origine rumene tornata dai Balcani venerdì scorso; e uno a Pisticci, dove è domiciliato un cittadino residente in Puglia.
E’ questo il bilancio delle ultime ore sul fronte dell’emergenza sanitaria in Basilicata, col numero dei pazienti attualmente positivi al coronavirus, residenti e non, che ormai sfiora i 130.

Da segnalare, nel potentino, c’è anche lo scampato pericolo tra i colleghi di uno dei tre “turisti del tampone” individuati ieri, che è pugliese ma lavora per una ditta di Tito per cui spesso visita uno stabilimento in Albania.

Mentre restano 6 i pazienti covid ricoverati in ospedale, a cui andrebbe aggiunto il 26enne di Ginosa, ufficialmente guarito, ma ancora ospitato nella terapia intensiva del Madonna delle Grazie di Matera.

Buone notizie anche sul fronte economico della crisi dove sono salite a 6.303 le imprese beneficiarie del «Fondo Perduto microimprese», per le quali finora la Regione ha predisposto i provvedimenti di impegno e liquidazione per 7,4 milioni di euro, da fondi del Po Fesr Basilicata 2014-2020.

Si tratta – è scritto in una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – di una misura straordinaria di sostegno finanziario «forfettario finalizzata a sostenere le piccole realtà produttive regionali che, più di altre, a causa dell’emergenza epidemiologica stanno subendo gravi danni economici». Le imprese ammesse al contributo forfettario per il 2020 rientrano nei settori dell’industria, dell’artigianato e servizi alla persona, del commercio e della ristorazione senza somministrazione, dell’industria culturale, creativa, sportiva e dell’intrattenimento e dei trasporti.

Le risorse complessivamente stanziate ammontano a circa 30 milioni di euro di cui 13 milioni a valere a valere sulle risorse dell’Asse III «Competitività» del Po Fesr Basilicata 2014-2020.

«Con questa misura – ha detto l’assessore regionale alle attività produttive, Francesco Cupparo – abbiamo inteso contribuire ai costi che le microimprese, compreso le ditte individuali industriali, artigianali, commerciali, della ristorazione senza somministrazione, dell’intrattenimento e dei servizi alla persona, con sede operativa nel territorio della Regione Basilicata, devono comunque sostenere, nonostante il periodo di chiusura delle attività, imposto per l’emergenza sanitaria».

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