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POTENZA – Due nuovi contagi “di ritorno”: un militare di stanza in Piemonte rientrato nella sua Banzi; e una badante da anni residente a Torino ma ospitata da qualche giorno a Lavello. Il tutto mentre a Potenza si festeggia un mese dall’ultimo caso scoperto in città con la riapertura dei mercati rionali.
Continua la discesa dei lucani tuttora positivi al covid 19, a 2 settimane esatte dall’inizio, anche in Basilicata, della fase 2 della gestione dell’emergenza sanitaria.
Ieri mattina sono stati comunicati i dati ufficiali sull’esito degli ultimi 766 tamponi effettuati in regione, più quello a cui era stato sottoposto il militare di Banzi prima di partire dal Piemonte, che lo ha raggiunto in isolamento preventivo a casa.
Rispetto ai 185 casi “attualmente positivi” che venivano segnalati il 4 maggio, quando è scattata la fase 2, gli 88 segnalati alla data di lunedì 18 parlano chiaro (83 sul bollettino epidemiologico della Regione a cui andrebbero aggiunti 3 pazienti diagnosticati fuori regione, e 2 dei 281 guariti che risultano tornati positivi).
Ma è senz’altro il dato di Potenza che fa ben sperare, dal momento che l’ultimo contagio dichiarato risale al 20 aprile, e venne comunicato il giorno successivo.
Ieri in serata, quindi, è stata accolta favorevolmente la decisione del sindaco Mario Guarente di riaprire, a partire da oggi, i mercati rionali. In particolare i bisettimanale di via Milano, via Nitti, e via Ionio, e il settimanale di largo Ambrosoli – via Leoncavallo. Anche se tutta una serie di prescrizioni di sicurezza come l’utilizzo di guanti e mascherine, e la «messa a disposizione della clientela di prodotti igienizzanti per le mani in ogni banco». Oltre al «rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro dagli altri operatori anche nelle operazioni di carico e scarico».
Guarente ha stabilito anche un numero di accesso limitati ai mercati in questione («aree mercatali di via Milano e di via Ionio massimo 200 persone contemporaneamente; area mercatale di via Nitti massimo 150 persone contemporaneamente; area mercatale di largo Ambrosoli – piazza Verdi massimo 11 persone contemporaneamente, una persona per ogni singolo posteggio»).
Di tutt’altro umore, invece, il sindaco di Lavello Sabino Altobello che già ieri mattina era intervenuto con un video messaggio dalla bacheca Facebook dell’amministrazione comunale per denunciare una serie di violazioni dei divieti di assembramento tuttora in vigore e altre norme anti-contagio in paese.
A distanze di poche ore, infatti, il presagio che pareva animare quel monito mattiniero si è materializzato con la notizia della positività della cittadina rientrata da qualche giorno a casa dei genitori.
In un ulteriore videomessaggio Altobello ha spiegato che la donna viveva da anni a Torino assieme a una coppia di anziani che assisteva nei loro bisogni. Nelle scorse settimane, però, quei due anziani sarebbero risultati positivi e sarebbero stati ricoverati in ospedale. Mentre lei sarebbe stata sottoposta a sua volta a un tampone diagnostica che avrebbe avuto esito negativo.
Per questo, essendo rimasta priva di riferimenti, la donna avrebbe deciso di scendere dai suoi genitori, avvisando il numero verde regionale e mettendosi subito in quarantena. Di qui l’ulteriore tampone effettuato dagli operatori dell’Asp che ieri ha dato esito positivo.
Come prima reazione Altobello ha quindi disposto la sospensione della fiera che era prevista per il 29 maggio.
Sospeso «fino a quando non saranno migliorate le condizioni generali» anche il mercato quindicinale.
«Non siamo in grado di fronte a migliaia di persone – ha spiegato il sindaco – di assicurare il distanziamento e che non verifichino assembramenti».
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