Gerardo Giano aveva 77 anni
2 minuti per la letturaMARSICOVETERE (POTENZA) – Era un volto conosciuto e amato, soprattutto, nella frazione di Villa d’Agri, dove risiedeva da anni. Gerardo Giano, 77enne, è la prima vittima del coronavirus in Basilicata. La notizia (LEGGI L’ARTICOLO) ha gettato nello sconforto l’intera comunità dove era conosciuto come il “maestro Gerardino”, sì perché la sua vita è stata dedita all’insegnamento nelle scuole elementari.
Domenica pomeriggio si è sentito male a causa di un’insufficienza respiratoria ed è stato trasferito poi con urgenza al San Carlo di Potenza, dove poco dopo è deceduto. Viste le patologie pregresse e i problemi respiratori prima del decesso, il personale sanitario ha proceduto ad effettuare un tampone post mortem che ha dato esito positivo al Covid-19. Una morte con coronavirus e non “per” coronavirus.
Lascia la moglie, Enrichetta, anche lei insegnante, e tre figli, Amedeo, Erminio ed Antonia. Di lui, molti ricordano la passione per il calcio e il tifo travolgente per la sua squadra, l’Inter. Un uomo sempre disponibile, forte e sensibile, ironico e dallo “humor” britannico. Chi l’ha conosciuto, l’ha sempre considerato una guida e un esempio da seguire. Il primo cittadino, Marco Zipparri raggiunto al telefono, ancora attonito, ha commentato «perdiamo un “pezzo di storia” di Villa d’Agri, perché Gerardo fu uno dei primi, con la sua famiglia, che vennero ad abitare qui. Un marsicoveterese doc, sposato con una signora della provincia di Salerno, entrambi insegnanti. Era una persona molto solare, con lui ho condiviso la passione per lo sci ed ho avuto la possibilità di trascorrere due settimane bianche, oltre a vedere qualche partita dell’Inter allo stadio San Siro, anni addietro. Una persona sempre disponibile e ironica ed aveva a cuore il suo paese. Certo aveva, già nell’ultimo periodo, qualche problema di salute, ma mai avrei creduto che il maestro Gerardo ci lasciasse in questa fase così delicata e complessa».
«Si è sentito male – racconta il sindaco – nella propria abitazione. Si era svegliato in tarda mattina per farsi una doccia e subito dopo ha accusato un malore. A casa aveva l’ossigeno ed era assistito dalla moglie. Sul posto – continua Zipparri – sono intervenuti urgentemente i soccorsi del 118, ma visto la gravità del caso è stato trasportato immediatamente al San Carlo di Potenza. Purtroppo, in ospedale è andato in insufficienza respiratoria ed è deceduto. I sanitari hanno deciso poi di fare subito il tampone che è risultato positivo». Inoltre «il medico del San Carlo ha dichiarato che è morto “con coronavirus” e non – chiarisce l’amministratore – per coronavirus, cioè la causa non è stato il virus, anche se poi è risultato positivo. Ed ora stiamo percorrendo i suoi ultimi contatti». Per il primo cittadino, lo sconforto è ancora di più, perché non si ha neanche «il diritto di avere un funerale dignitoso per ricordarlo nel migliore dei modi, a causa delle misure restrittive».
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