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Una delle cooperative del quartiere Murate al centro della vicenda

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Mancano pochi giorni per inviare al Comune di Potenza le richieste di riscatto dei terreni, sui quali sorgono i 150 appartamenti, nei quartieri di Macchia Giocoli e Murate


POTENZA – Ancora pochi giorni per inviare al Comune le proposte di riscatto dei terreni su cui negli anni ’80 realizzati circa 150 appartamenti, nei quartieri di Macchia Giocoli e Murate. Poi l’amministrazione dovrebbe avviare le pratiche per acquistare la proprietà degli appartamenti di chi è rimasto inerte.
E’ un vero e proprio incubo quello che ha tormentato le festività natalizie dei soci delle cooperative edilizie al centro dell’annosa questione degli espropri irregolari effettuati, 40 anni orsono, per far fronte all’emergenza abitativa post terremoto del 1980. Dopo le sentenze che hanno condannato il Comune a pagare oltre 5 milioni di euro agli ex proprietari dei terreni espropriati, e poi hanno riconosciuto il diritto dello stesso Comune a rivalersi con i soci delle cooperative edilizie realizzate su quei terreni.

ANCORA UN CENTINAIO DI FAMIGLIE RISCHIANO DI PERDERE LA PROPRIETA’ DELL’ABITAZIONE

Nelle scorse settimane l’ufficio bilancio del Comune ha preso atto di alcune proposte di riscatto da parte di almeno 25 soci di quelle cooperative. Rispetto ai 5.343.290,38 euro attesi, però, quelli in entrata non superano gli 800mila euro. Nonostante l’apertura alla rateizzazione del debito compiuta dall’amministrazione in occasione di una delle transazioni già concluse con 4 dei 20 soci di una delle cooperative.
Da recuperare, quindi, ci sarebbero i restanti 4.500.000 euro. Nei confronti di oltre un centinaio di famiglie che rischiano di perdere la proprietà dell’abitazione in cui risiedono da oltre 40 anni.
A fissare il termine ultimo del 31 dicembre 2024, per «definire l’annosa questione nell’interesse generale dell’ente e (…) stipulare gli atti di alienazione, aventi natura transattiva, delle aree e dei diritti edificatori», era stato, ad aprile, il dirigente dell’Ufficio bilancio del Comune, Vito Di Lascio.
«L’amministrazione comunale, in qualità di proprietario, per accessione, anche degli alloggi costruiti sui suoli acquisiti, ha facoltà di esercitare tutti i relativi diritti». Questa la premessa della determina. Intitolata “presa d’atto delle risultanze sullo stato di attuazione del procedimento di cessione onerosa delle aree occorse per la costruzione di alloggi in località Macchia Giocoli – Murate e indirizzi operativi per la conclusione del procedimento di cui alla deliberazione del consiglio comunale numero 121 del 26/05/2011 e della sentenza del Consiglio di Stato sezione IV numero 3106/2019”.

L’APPELLO AI SOCI DELLE COOPERATIVE

Di qui l’ultimo appello ai soci delle cooperative a farsi avanti con l’avvertimento che «in caso di mancata adesione, dal 1 gennaio 2025 sarà aggiornato il valore monetario ancora fissato ad agosto 2021», e che «in mancanza di proposte all’acquisto entro il suddetto termine del 31 dicembre 2024», si procederà «alla doverosa proposizione di tutte le possibili azioni per l’esercizio effettivo dell’accessione alla proprietà degli immobili costruiti sul suolo comunale ai sensi del 936 codice civile (“opere fatte da un terzo con materiali propri”, ndr) unitamente all’unità di staff avvocatura».
Lunedì prossimo il caso delle cooperative di Murate e Macchia Giocoli dovrebbe tornare anche in consiglio comunale.
All’ordine del giorno, infatti, è prevista la discussione di una mozione a firma dei consiglieri di maggioranza per impegnare il sindaco, Vincenzo Telesca, e la giunta comunale: «a prevedere la rateizzazione delle somme dovute dalle cooperative o, in mancanza, ai soci assegnatari degli alloggi ivi realizzati o, comunque, a chi risulti attuale intestatario degli alloggi».

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