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POTENZA – Dopo il Covid e tutti i disagi che le famiglie hanno dovuto affrontare, un aumento delle tariffe della mensa scolastica era proprio una cosa che mamme e papà non si aspettavano. Così ieri mattina una delegazione si è ritrovata, per una pacifica protesta, sotto la sede del Palazzo comunale di piazza Matteotti ed è stata poi ricevuta dal sindaco, Mario Guarente.
Dal sindaco sono arrivate le rassicurazioni richieste: «I costi del servizio di refezione scolastica a carico degli utenti – ha detto – resteranno invariati rispetto a quelli sostenuti nell’anno scolastico 2020/2021».
Dopo l’incontro con le famiglie, una riunione tecnica a cui hanno partecipato anche gli assessori Alessandra Sagarese (Istruzione) e Giuseppe Giuzio (Bilancio), oltre al segretario generale, Maria Grazia Fontana, agli uffici e ai referenti della Multiservice cooperativa, che gestisce il servizio nelle scuole del capoluogo.
«Le famiglie che hanno già versato le tariffe indicate in precedenza per fruire del servizio nell’anno in corso – hanno comunicato gli amministratori comunali – vedranno le somme eccedenti andare a conguaglio nei versamenti successivi. Gli uffici comunali hanno predisposto gli atti affinché gli aumenti imputabili all’emergenza sanitaria, che ancora gravano sulla produzione e distribuzione dei pasti per gli studenti, siano già da subito coperti dal Comune». Nel frattempo si continuerà a lavorare per la rimodulazione delle fasce Isee, in modo da garantire una maggiore proporzionalità delle tariffe.
Che è uno dei problemi segnalati: le fasce, infatti, sono impostate perché dai 12.000 euro in su di Isee tutti paghino la stessa quota. Ma tra 12.000 e 50.000 euro c’è una bella differenza e per le famiglie che hanno più figli, ritrovarsi a pagare più di 300 euro al mese di mensa diventa problematico.
Interessate dalla questione sono all’incirca 1600 famiglie, «informate degli aumenti praticamente all’ultimo minuto – spiegano i genitori – perché l’iscrizione al servizio va fatta entro il 30 settembre. Che facciamo ora, cambiamo classe a bambini già traumatizzati da quasi due anni di Dad? Senza contare che tra queste famiglie ci sono molti in cui lavorano entrambi i genitori e il servizio mensa lo hanno scelto per questo. Ma non tutti guadagnano così tanto, ci sono persone in cassa integrazione, genitori single. E invece di sostenere queste persone si aumentano le tariffe? Per fortuna ci sono state date delle rassicurazioni, ora vedremo se si concretizzeranno».
Annunciata inoltre, anche la data di avvio del servizio, che è confermata per il prossimo 4 otto
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