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POTENZA – «La copertura c’è. Interverremo presto». Lo ha detto, raggiunto telefonicamente il primo cittadino di Potenza Mario Guarente in merito al caso dell’aumento delle tariffe della mensa che ha creato non pochi grattacapi all’amministrazione comunale negli ultimi giorni. «Sono in fase di revisione anche le fasce Isee. E’ chiaro che uno con Isee di 12.000 euro non può pagare come uno che ne ha uno di 50.000. Detto questo purtroppo il costo del pasto anche in altre città, come Torino è intorno ai 6 euro».

E aggiunge: «Voglio solo far notare a chi oggi si scandalizza (il riferimento è ad alcuni membri dell’opposizione del centrosinistra ndr) che queste fasce sono state stabilite dalla precedente amministrazione e che già lo scorso anno siamo intervenuti sulla quota». Insomma, stando alle parole del primo cittadino, il problema sarebbe in via di risoluzione con un intervento diretto sulla quota massima come accaduto lo scorso anno scolastico oppure con la rimodulazione delle fasce Isee. La questione ha suscitato non polemiche che ha creato frizioni anche all’interno della maggioranza. I gruppi consiliari di Idea e di Fratelli d’Italia hanno preso nettamente le distanze. «Da oggi – hanno scritto in un comunicato stampa – non ci sarà più spazio per iniziative assunte in maniera del tutto autonoma. Saremo vigili e attente affinché il ruolo per cui siamo stati eletti possa essere svolto nel pieno delle nostre funzioni. Non ci saranno sconti per nessuno. Questo è un momento molto delicato per la città ed è necessario l’impegno di tutti per dimostrare quanto sia concreta e tangibile la voglia di cambiamento premiata dai cittadini».

Presa di posizione forte anche di molti genitori che per l’occasione si sono costituiti in Comitato. Ieri mattina dovevano protestare sotto la sede del Comune di piazza Matteotti. Il sit-in per motivi di ordine pubblico (ieri mattina c’erano altre manifestazioni nel centro storico) è stato spostato al prossimo lunedì. «E’ inaccettabile – hanno scritto in una nota – che, soprattutto in un momento tanto delicato per la crisi dovuta alla pandemia, si sottopongano i cittadini a un ulteriore e grave aumento dei costi di servizi essenziali, come la mensa. Il carico delle famiglie in un anno supera, nel caso di due bambini, oltre i 2.000 euro annui». In poche ore hanno promosso una petizione che ha raggiunto più di 500 firme. La petizione, lanciata sulla piattaforma Change.org, si rivolge al Sindaco affinché i costi vengano rimodulati in base al reddito Isee. Il Comitato, sono loro stessi a spiegarlo «è costituito da rappresentati di classe e genitori di vari istituti interessati al servizio e intende, in un’ottica propositiva, organizzare iniziative e chiedere un incontro al Sindaco per discutere e risolvere la questione».

Per il Comune la questione è in via di soluzione. Ma i genitori ancora ieri mattina hanno confermato la loro presenza lunedì prossimo sotto la sede di piazza Matteotti. Loro sperano che il caro mensa possa rientrare al più presto possibile.

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