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POTENZA – Stavolta – assicura l’assessore comunale Fernando Picerno – la gara d’appalto è stata già fatta e c’è già una ditta che si è aggiudicata i lavori.
Così, nella prima quindicina di ottobre, dovrebbero effettivamente partire i lavori per lo smantellamento di 50 prefabbricati a Bucaletto. Un passaggio fondamentale per la costruzione – oramai quasi un miraggio – dei 70 nuovi alloggi di cui si parla ormai da anni.
Un annuncio fatto già lo scorso maggio ma – precisa l’assessore – «allora non era stata fatta la gara d’appalto, ora invece la ditta si è già aggiudicata i lavori e deve solo iniziare».
A essere interessata dai lavori dovrebbe essere la zona 8, (quella sopra la chiesa, per intenderci), che è ormai quasi completamente disabitata, sono rimasti circa 4 prefabbricati dove ancora risiedono delle famiglie. Qui è prevista la costruzione dei nuovi alloggi ed è per questo che è stata sgombrata in vista dei prossimi lavori di ricostruzione. Ma ci sono prefabbricati vuoti anche all’interno delle aree abitate e questa presenza è decisamente ingombrante: si tratta, infatti, di strutture in totale abbandono, spesso pieni di immondizia e, neanche a dirlo, a rischio incendio. Di notte, infatti, diventano spesso ritrovo per bere e fumare senza controlli.
E questa non sarebbe l’unica novità: «Abbiamo assegnato – spiega Picerno – anche i due alloggi nelle due torri di Auletta, che finora erano rimasti vuoti». Una novità significativa e più volte richiesta dai residenti del condominio. Che, infatti, hanno visto concretizzarsi tutti i loro timori quando si sono ritrovati, a fine agosto, tra le fiamme di notte.
I condomini, infatti, più di una volta avevano espresso i loro timori relativamente a quegli appartamenti rimasti vuoti. Per i prefabbricati, del resto, succedeva la stessa cosa: quando si svuotavano c’era già pronta, di notte, un’altra famiglia per occupare. Ed è probabilmente quanto è accaduto nelle torri di via Mallet. I condomini avevano visto movimenti strani, c’erano vecchi mobili e materassi lasciati su un pianerottolo. Dopo la segnalazione, gli agenti della Polizia locale avevano fatto un sopralluogo e poi era stata cambiata la serratura. E forse, quella notte, proprio quella serratura cambiata e l’impossibilità di entrare in un appartamento vuoto, aveva portato a dare fuoco a quello che era stato abbandonato sul pianerottolo nei giorni precedenti. Una tragedia davvero sfiorata per poco. Non conclusasi con dei morti solo grazie al fatto che una delle condomine si è resa conto subito di quanto stava avvenendo e ha dato prontamente l’allarme. Ora, con i due appartamenti assegnati, questi pericoli non si dovrebbero correre più.
Restano ancora fuori dalle loro case le due famiglie che, a causa delle conseguenze dell’incendio, erano state evacuate. Ma sembra per poco, perché l’Ater – conferma Picerno – avrebbe già quasi terminato le ristrutturazioni e presto anche loro potranno tornare nelle loro abitazioni.
E, dopo un lunghissimo tira e molla, sembra sia stata anche firmata la Convenzione tra Ater e Comune per la costruzione dei 70 alloggi. I soldi – ormai lo sappiamo a memoria – ci sono, non sono i fondi il problema: 8 milioni dal Piano città, 18 dal Piano per le periferie, altri erano previsti in altri bandi.
Lo scorso luglio, per sbloccare una situazione che sembrava non riuscire a risolversi, l’Ater di Potenza aveva annunciato che avrebbe pagato al Comune di Potenza le opere di urbanizzazione.
«Abbiamo ricevuto la comunicazione dell’Ater – spiegava allora il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Antonio Vigilante – e prendiamo atto della rinuncia all’esecuzione delle opere di urbanizzazione. Non abbiamo più bisogno del progetto esecutivo anche della rete delle acque bianche, quindi, non appena Ater avrà versato gli oneri, il Comune di Potenza provvederà anche a tutte le verifiche richieste dall’Ufficio geologico della Regione Basilicata. A questo punto al momento non ci sono motivi ostativi al rilascio del permesso a costruire».
Da allora sono passati altri due mesi. La Convenzione – dice Picerno – è stata firmata e, pertanto, dopo lo smantellamento dei prefabbricati si dovrebbe poter procedere sulla strada della costruzione dei nuovi alloggi. Tutto questo mentre in molti che avevano accettato il bonus fitti si avviano alla fine del terzo anno lontano da Bucaletto. Con la speranza che i prossimi mesi possano essere decisivi.
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