Il Municipio di Potenza
3 minuti per la letturaL’ex sindaco di Potenza, Fierro, contesta a Telesca gli accordi sugli assessorati da concedere per l’appoggio “non ufficiale” al ballottaggio. Ancora nulla di fatto nelle trattative sull’esecutivo municipale in vista del debutto in consiglio di venerdì
POTENZA – Sono proseguite anche ieri (16 luglio 2024) in serata le trattative per la composizione della giunta che dovrà affiancare il neo sindaco Vincenzo Telesca alla guida dell’amministrazione comunale.
Nel pomeriggio, infatti, si è concluso con un sostanziale nulla di fatto l’incontro tra il primo cittadino e la sua maggioranza “ufficiale”. Vale a dire i referenti delle 5 liste che lo hanno appoggiato fin dal primo turno.
La discussione su assessori e deleghe si sarebbe arenata, in particolare, per le resistenze dell’ex sindaco Gaetano Fierro alla possibile esclusione dall’esecutivo cittadino della “sua” lista lista, Insieme per Potenza – La Grande Lucania. Una scena simile a quella con cui si chiuse una riunione dei sostenitori di Telesca dopo il primo turno elettorale dell’8 e 9 giugno. Quando proprio la resistenza di Fierro e altri bloccò l’apparentamento formale, in vista del secondo turno, delle liste che avevano sostenuto gli altri candidati alla fascia tricolore di area di centrosinistra, Pierluigi Smaldone e Francesco Telesca. Perché se fosse stato formalizzato avrebbero partecipato al riparto dei seggi da assegnare col premio di maggioranza, dimezzando i consiglieri eletti dalla lista animata dall’ex primo cittadino.
All’epoca la tensione arrivò al punto che qualcuno ipotizzò persino una dissociazione di “Insieme per Potenza-Grande Lucania” dal fronte a sostegno di Telesca. E anche ieri i toni si sarebbero accesi non poco.
Non è escluso, quindi, che si ripeta anche l’epilogo di quanto accaduto giusto un mese fa. Con Smaldone e Giuzio, e i loro sostenitori, costretti a rinunciare, almeno in parte, a quanto pattuito, a livello di assessorati, per l’appoggio offerto al ballottaggio. A fronte di una richiesta in questo senso del neo-sindaco, nel nome dell’unità di una maggioranza chiamata a una sfida troppo importante.
La partita dovrebbe definirsi, ad ogni modo, al più tardi domani. Per evitare una prima, clamorosa falsa partenza in occasione della prima seduta del consiglio comunale convocata per venerdì.
All’ordine del giorno della seduta, d’altro canto, ci sono proprio le comunicazioni del sindaco sulla giunta.
Diversi i nomi “caldi” come quello di una personalità esterna al consiglio comunale, ma espressione della lista Basilicata casa comune, di Federica D’Andrea: direttrice della fondazione Potenza Futura, stretta collaboratrice del patron del Potenza calcio Donato Macchia, nonché ex assessore comunale ad Avigliano e prima dei non eletti alle scorse elezioni regionali tra i candidati di Bacc.
A lei le indiscrezioni continuano ad attribuire una possibile nomina come vicesindaco con delega alle politiche sociali.
Altro assessore in pectore è il capogruppo Pd della scorsa legislatura, Roberto Falotico, eletto nella lista più votata della coalizione di maggioranza, Uniamoci per Potenza. Poi c’è il segretario provinciale Psi, Rocco Pergola, eletto nella lista Potenza democratica.
Tra i sostenitori di Smaldone, invece, uno dei nomi più quotati è quello di Enrico Torlo, animatore della lista ambientalista Città nuova.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA
troppa gente alla cassa e qualcuno rischia di restare a becco asciutto