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POTENZA – Sfruttare l’entusiasmo collettivo per un trionfo come quello di Melfi, dove il candidato sindaco del centrosinistra, Giuseppe Maglione, ha sbaragliato centrosinistra e 5 stelle a primo turno, per il rilancio dell’azione di governo della Regione. Mentre i partiti sono ancora distratti dell’analisi del voto e la costruzione degli equilibri necessari alla nuova giunta comunale.
Erano questi i piani del governatore Vito Bardi alla vigilia del voto di domenica e lunedì nei 26 centri lucani chiamati a rinnovare sindaci e consigli comunali. E tali rimangono, mentre dallo scrutinio nella cittadina federiciana continuano a emergere sorprese e curiosità.
Come il boom di preferenze di uno dei 94 candidati consiglieri distribuiti nelle 6 liste a sostegno di Maglione, Michele Fontana, che alla sua seconda elezione nell’assise comunale, con la lista Noi per Melfi, è riuscito a ottenere ben 319 voti personali. Quasi il 3% del totale dei voti validi espressi (al netto della doppia preferenza di genere). Un risultato eclatante per il sindacalista dell’Ugl, dipendente dello stabilimento Stellantis di San Nicola di Melfi, che è riuscito a sopravanzare per 26 voti l’imprenditrice Vincenza Navazio (Cuore giallo verde), fermatasi a 293 preferenze, e per 27 voti la vicesegretaria cittadina del Pd, Angela Di Lalla (292), seguite dalla coppia di neo-consiglieri comunali di Forza Italia, Francesco Di Mattia (283 preferenze) e Teresa Sedile (274). Numeri che il neo-sindaco Maglione non potrà trascurare, assieme al risultato complessivo delle sue sei liste, nella scelta dei prossimi assessori. Un dilemma mica da poco se si considera gli scarsi risultati di Lega e Fratelli d’Italia, sopravanzati anche dai renziani in corsa nella lista Melfi libera e democratica.
Ieri, dal fronte opposto dello schieramento politico, è arrivata, ad ogni modo, l’ammissione della sconfitta da parte del democratico Luigi Simonetti, che ha rivendicato di aver usato «parole di verità» in campagna elettorale e ha accettato il responso delle urne augurando buon lavoro al neo-sindaco.
Da Roma, invece, sono arrivate le felicitazioni del coordinatore regionale di Forza Italia, nonché segretario di Stato all’Editoria, Giuseppe Moles, che ha parlato di un’elezione che «è il risultato delle indiscusse qualità personali e professionali» di Maglione, «come anche del grande impegno di Forza Italia e di tutto il centrodestra».
«L’apporto di Forza Italia a Melfi ed in tutta la Regione – ha aggiunto Moles – e’ stato assolutamente determinante; il nostro movimento è attrattivo ed è in piena salute e per questo ringrazio di cuore tutti i nostri rappresentanti e candidati nonché tutti i militanti che si sono spesi con entusiasmo e passione, lavorando al meglio sul territorio».
Alle parole del sottosegretario hanno fatto eco, da Potenza, quelle del non più dimissionario assessore regionale alle Attività produttive, Francesco Cupparo, apparentemente rientrato nei ranghi dopo lo scontro acceso con lo stesso Moles e il passo indietro annunciato, ma mai formalizzato, dalla giunta Bardi.
«E’ un buon incoraggiamento – ha dichiarato Cupparo – a continuare il percorso avviato da Forza Italia e dal centrodestra solo due anni e mezzo fa e al tempo stesso un’iniezione di fiducia per il presidente Bardi specie in questa fase delicata per il futuro della regione che lo attende».
Non ha nascosto il risultato per certi aspetti deludenti della Lega, invece, il vice-presidente della giunta regionale Francesco Fanelli, che però l’ha inserito in un contesto nazionale sfavorevole.
«Siamo entrati per la prima volta nel Consiglio comunale di Melfi». Ha dichiarato Fanelli. «Abbiamo aumentato la nostra rappresentanza sul territorio, con alcune conferme e nuovi sindaci, e ci poniamo come un punto di riferimento strutturato e stabile in tutte le aree della Regione. Un dato notevole, in una tornata elettorale che a livello nazionale ci ha visto in difficoltà, e che conferma l’impegno e il buon lavoro che in questi anni abbiamo fatto in Basilicata».
«In piazza a Melfi con il presidente Bardi e il sindaco Maglione c’è stata una festa di popolo». Ha aggiunto l’assessore all’agricoltura. «Il centrodestra ha vinto, una persona di valore come Maglione ha trionfato e la coalizione aperta alle esperienze civiche ha dato un segnale importante per il futuro: in Basilicata il centrodestra vince e può continuare a farlo».
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