Il camion coinvolto nell'incidente
2 minuti per la letturaL’operaio di 53 anni ha perso la vita alla guida del mezzo a San Fele, fatale l’impatto del camion contro un albero
SAN FELE- Perde il controllo dell’autocarro di cui era alla guida, il mezzo si ribalta finendo a sbattere contro un albero e lui perde la vita a 53 anni. È accaduto ieri pomeriggio, 31 maggio 2024, intorno alle 16,20 sulla strada provinciale 219 vicino alla cava Costantinopoli sul territorio comunale di San Fele. Per l’uomo non c’è stato nulla da fare.
L’accertamento delle dinamiche e delle cause dell’incidente è affidato agli inquirenti. I soccorsi arrivati sul posto non hanno potuto far altro che registrarne la morte mentre i vigili del fuoco del comando di Potenza, sono intervenuti con il personale in servizio nella sede distaccata di Pescopagano. L’autocarro trasportava materiale inerte. Nell’impatto violento contro l’albero l’autista è rimasto incastrato nella cabina.
Sono stati i vigili ad estrarre il corpo. Giunti sul posto con un’autopompa e un fuoristrada, hanno messo in sicurezza il veicolo per evitare l’insorgere di incendi ed hanno utilizzato cesoie, divaricatori e l’autogrù. La strada è stata chiusa al traffico per consentire le operazioni di soccorso e messa in sicurezza. I vigili del fuoco sono intervenuti con un totale di sette unità. Sul posto anche i carabinieri del comando provinciale di Potenza e il 118 con elisoccorso.
Quello di ieri è solo l’ultimo di un tragico elenco di incidenti stradali in cui a perdere la vita sono lavoratori. Il segretario regionale Ugl Basilicata, Florence Costanzo a poche ore di «stragi silenziose che tutti i giorni si registrano». «Non abbiamo il tempo di celebrare un funerale che, ciclicamente ne apprendiamo di un altro. Ancora quante espressioni di solidarietà dobbiamo esternare alle famiglie delle vittime e dei feriti? Basta!».
«Crediamo – ha continuato – che sia insopportabile continuare a vedere allungarsi la lista di persone che hanno perso la vita sul lavoro. Ed ecco l’ennesimo incidente mortale sul lavoro: un camion è uscito fuori strada all’ingresso di una cava, il conducente è rimasto schiacciato». Per la sindacalista è «una mattanza, una strage silenziosa quotidiana che la Regione Basilicata sta registrando: un elenco di vite spezzate sul lavoro, come fossimo in guerra perenne. Cos’è che non funziona? Quale sia l’esito delle inchieste, non verranno riportati in vita tutti gli operai che la mattina vanno a lavoro e a casa torneranno in una bara. I tagli lineari agli investimenti sulla sicurezza dei lavoratori, la piaga dilagante del lavoro sommerso – conclude Costanzo: allora diciamo ancora una volta basta».
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