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POTENZA – Schiacciato, per cause in fase di accertamento, dal trattore sul quale stava lavorando in un terreno di sua proprietà. Ad Atella, Marco Rinaldi, 90 anni, è morto nel pomeriggio del 12 maggio scorso. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri che hanno effettuato tutti gli accertamenti del caso sulla dinamica dell’incidente. Intervenuti anche i Vigili del fuoco e gli operatori sanitari del 118 “Basilicata soccorso”.
È l’ennesimo caso di morte nelle campagne per ribaltamento di mezzo da lavoro. Tragedie che hanno dinamiche molto simili e che funestano da anni i campi lucani.
Il 26 dicembre del 2021 era morto così anche Giuseppe Suriano, 41enne di Nova Siri, rimasto schiacciato di domenica sotto al proprio pesante trattore, in contrada San Basile. Aveva lasciato una moglie e due bimbi piccoli. Il 5 agosto, nei terreni di Banzi in provincia di Potenza, è morto un uomo di 67 anni, Vito Matera. Anch’egli stava lavorando nei terreni di sua proprietà.
Nel maggio del 2021, poi, ben due tragedie, entrambe nel Materano: il 19 maggio, a San Mauro Forte, aveva perso la vita il 49enne Armando Rocco Mita, rimasto schiacciato sotto il trattore. Con il suo mezzo stava arando un terreno su di un lieve pendio. Il 5 maggio ancora una volta a causa del ribaltamento di un trattore, in un campo di contrada Lame di Irsina, era deceduto Antonio Leone, agricoltore di 55 anni.
Era rimasto ferito anche un altro uomo, trasportato dal servizio 118 Basilicata soccorso con l’eliambulanza all’ospedale San Carlo di Potenza. Sul posto i militari dell’Arma e i pompieri.
In occasione della morte di Suriano nello scorso dicembre, era stato lanciato l’allarme da parte della Cia-Agricoltori: «La principale causa di infortunio mortale sul lavoro nelle aziende agricole lucane resta il ribaltamento del trattore (con il 72 per cento dei casi) o motozappa, seguita, con il 12 per cento, dagli investimenti con mezzi agricoli. L’alto numero di morti ed infortuni in agricoltura, insieme a un migliaio di denunce l’anno di malattie professionali, in Basilicata ha superato persino quelli del settore delle costruzioni da sempre il primo comparto per morti bianche ed incidenti».
Per questo motivo, da parte dell’associazione di categoria era stata rinnovata «la richiesta al dipartimento Politiche agricole della Regione a promuovere una campagna di prevenzione contestuale all’attività di formazione e di aggiornamento per la guida dei trattori, tenuto conto del parco di automezzi agricoli che secondo le statistiche risulta vecchio e obsoleto». L’invito era a «investire, in via prioritaria, sulla formazione e l’informazione dei datori di lavoro e dei lavoratori».
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