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MONACO DI BAVIERA – Sono bastati pochi minuti per togliere la vita a Domenico Lorusso. Una sola coltellata, dritta al cuore. Poi le urla, il tentativo di rianimarlo, l’inutile corsa in ospedale.
Domenico Lorusso, 32 anni, è morto così in pieno centro storico a Monaco di Baviera, sotto gli occhi della fidanzata.
«Una città ipercontrollata», ha detto ieri il presidente della Commissione Lucani all’estero, Luigi Scaglione. Una città che, probabilmente, anche il giovane ingegnere potentino considerava molto tranquilla. Ed è per questo che, senza pensarci troppo, è tornato indietro con la sua bici per affrontare l’uomo che in pochi minuti gli ha tolto la vita.
Domenico Lorusso, ingegnere informatico in una società che si occupa del controllo del volo, era a Monaco di Baviera da due anni. Si era stabilito lì insieme alla fidanzata ventottenne, con la quale viveva.
I due fidanzati, martedì sera, si erano concessi una passeggiata in bicicletta lungo il fiume Isar. All’altezza di Erhardstrasse, nei pressi dell’Ufficio Brevetto europeo e del Deutsches Museum (una zona molto centrale della città tedesca), i due fidanzati incrociano un pedone. Un uomo di 35 anni circa. Probabilmente è ubriaco e sputa contro la fidanzata di Domenico. Il giovane potentino probabilmente non si accorge subito di quanto è accaduto, precede di poco la fidanzata.
Poi, in pochi minuti, il dramma. La ragazza, potentina anche lei, racconta a Domenico cosa le è appena successo e lui gira la bici, torna indietro e affronta l’uomo, chiedendogli spiegazioni per quel gesto gratuito e volgare. La fidanzata resta a circa una cinquantina di metri dai due uomini.
A quanto sembra l’uomo inizia a blaterare qualcosa su una bici che gli è stata rubata. Ma è ubriaco, alza la voce e le mani. E’ questione di un attimo: ha un coltello, lo tira fuori e colpisce Domenico in pieno petto.
La fidanzata è lì a pochi metri. Vede soltanto Domenico cadere e l’altro fuggire. Corre verso il fidanzato, chiede aiuto ai passanti lì attorno. Tutti accorrono e cercano di prestare i primi soccorsi prima dell’arrivo dell’ambulanza. Domenico è ancora vivo quando arriva in ospedale. Ma le sue condizioni sono drammatiche e morirà dopo poco.
Ora la polizia cerca l’assassino: 35 anni, circa 1,75 metri di altezza, capelli corti e neri, vestito in abiti scuri e con un sacchetto scuro. In una conferenza stampa, ieri mattina gli inquirenti hanno tenuto a precisare che l’omicidio non è un episodio di xenofobia. La ricerca dell’assassino comunque continua.
L’unica testimone è proprio la giovane fidanzata di Domenico, ora ricoverata sotto shock nello stesso ospedale in cui il suo Domenico ha smesso di respirare.
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