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L'inaugurazione della Sala Postiglione

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POTENZA – E’ diventata un caso politico l’intitolazione della sala stampa del Consiglio regionale della Basilicata, tempio delle istituzioni democratiche lucane, all’imprenditore radiofonico potentino, Bonaventura Postiglione. A sollevarlo è stato l’ex segretario regionale del Partito democratico, Raffaele La Regina, rievocando le simpatie neofasciste di Postiglione, che nel 2000, in una delle sue tante avventure politiche, corse come candidato governatore con Forza Nuova, il partito fondato 3 anni prima da due storici esponenti della galassia estremistica “nera” come Roberto Fiore e Massimo Morsello.

In un messaggio pubblicato ieri su Twitter, La Regina ha ironizzato sulla cerimonia di intitolazione della sala che si è tenuta lunedì mattina. Alla presenza, tra gli altri, del vice presidente della giunta regionale Francesco Fanelli (Lega), del consigliere regionale Dino Bellettieri e dell’ex sottosegretario all’editoria Giuseppe Moles, entrambi di Forza Italia, e del vicesindaco meloniano di Potenza, Michele Napoli. Ma anche del renziano Mario Polese, vicepresidente del Consiglio regionale, e di un esponente del Partito democratico come l’ex deputato e governatore Vito De Filippo.

«Non ricordavo che Peppino Impastato fosse campano. Ma ricordo benissimo la lista “Forza Nuova – Nuovo Progetto” alle elezioni regionali del 2000 in Basilicata». Così il 29enne ex segretario regionale democratico, tra i principali sostenitori lucani del nuovo corso del Pd guidato dal Elly Schlein, ha stoppato il paragone azzardato, a favore di telecamere, dal figlio ed erede di Postiglione, Giuseppe, tra il padre, pionere delle radio libere lucane morto nel 2013 per cause naturali, e il giornalista siciliano del film “I cento passi”, comunista convinto, che venne ucciso nel 1978 per ordine del boss mafioso di Cinisi, Gaetano Badalamenti. Diversi i “mi piace” apparsi nel giro di pochi minuti sotto il post di La Regina, tra i quali anche quello del sindaco 5 stelle di Matera, Domenico Bennardi, e di don Marcello Cozzi, già vicepresidente nazionale dell’associazione antimafia Libera, e animatore delle sue attività in Basilicata.

L’intitolazione della sala stampa a Bonaventura “Nino” Postiglione è arrivata, nei giorni scorsi, per iniziativa della giunta regionale, dopo una mozione a prima firma di due consiglieri di Fratelli d’Italia, Vincenzo Baldassarre e Giovanni Vizziello (poi transitati in altri gruppi consiliari), approvata dal Consiglio regionale il 22 settembre del 2021 grazie al sostegno alla maggioranza dei due consiglieri renziani, Polese e Luca Braia. Nonostante il non voto dei consiglieri di Pd e Movimento 5 stelle.

Alla cerimonia sono stati invitati tutti i più stretti familiari di Postiglione, a partire proprio dal figlio maggiore Giuseppe: già presidente del Potenza calcio e tuttora a capo del gruppo editoriale di famiglia (Cronache); imputato e assolto dall’accusa di associazione mafiosa, ma ancora a processo per tentata estorsione ai danni di un assessore del Comune di Potenza, che gli è costata anche un’interdittiva antimafia della prefettura del capoluogo.

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