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Acqua del Basento potabile secondo l’Asp di Potenza. Ma il Comitato acqua pubblica continua con la sua protesta


L’acqua del Basento è in arrivo questa mattina, lunedì 25 novembre 2024, nelle case dei 29 comuni dello schema Basento-Camastra, compreso il capoluogo. Una buona notizia per 140mila cittadini, ma che non basta a placare la rabbia per la situazione paradossale in cui si trova una regioni tra le più ricche d’acqua. «Noi saremo tutti riuniti sotto la sede del Consiglio Regionale della Basilicata per chiedere conto delle responsabilità del disastro idrico – ha reso noto il Comitato Acqua Pubblica che da ieri ha preso il nome di “Peppe Di Bello” – della trasparenza nella gestione della crisi e del coinvolgimento nelle scelte future. È necessario dare rassicurazioni a chi pretende acqua potabile e sicura ed iniziare a costruire un domani di gestione virtuosa e pubblica delle risorse idriche Cittadini e non sudditi che affermano il diritto all’acqua, all’acqua pulita e all’acqua pubblica».

ACQUA DEL BASENTO, IL PARERE FAVOREVOLE DELL’ASP DI POTENZA

L’acqua del Basento sgorga dai rubinetti. Arrivato ieri l’ultimo passaggio formale, cioè il parere favorevole dell’Azienda sanitaria di Potenza all’utilizzo dell’acqua del fiume per scopi potabili. L’Asp ha emesso un giudizio di idoneità dopo aver preso visione delle analisi che erano state effettuate dall’Arpab, il cui risultato è in linea con quanto già riportato dall’ultimo campionamento di Acquedotto lucano.

Dopo le rassicurazioni del direttore del Centro nazionale Sicurezza delle acque dell’Istituto superiore di Sanità, Luca Lucentini, il quale aveva escluso rischi sanitari dal punto di vista chimico e microbiologico  è arrivato appunto il via libera dell’Asp che certifica l’uso potabile del flusso idrico del Basento trattato dall’impianto di Masseria Romaniello. Così, a partire da ieri i volumi idrici del Basento sono stati immessa nel circuito nella rete idrica (i tecnici hanno calcolato un tempo tra le sei e le sette ore per coprire il percorso completo e arrivare ai serbatoi).

Scuole regolarmente aperte quindi a Potenza, come ha comunicato il sindaco Telesca, ma chiuse in paesi dove l’erogazione inizierà nella tarda mattinata: Tricarico e Laurenzana.  «In una prima fase, in attesa delle precipitazioni che quest’anno sono ai minimi storici –  ha detto il presidente della Regione e commissario per l’emergenza idrica, Vito Bardi –  considerando che dal fiume prelevare più di una certa quantità (il fabbisogno della popolazione residente è di oltre 800 litri) significherebbe impattare negativamente sull’eco-sistema, sarà necessario continuare in un regime di parziale fornitura». Acquedotto lucano comunicherà tutti i dettagli relativi al superamento delle attuali restrizioni e il quadro delle interruzioni.

BARDI: «ACQUA POTABILE E SICURA»

«Secondo i risultati delle analisi, l’acqua che arriverà nelle nostre case – ha quindi spiegato Bardi – sarà assolutamente potabile e sicura per il consumo umano. Possiamo utilizzarla con la massima tranquillità per bere, cucinare e per tutte le necessità quotidiane. Rassicuro i cittadini che i controlli saranno sempre rigorosi per garantire salute, benessere e sicurezza. Con i lavori finalizzati a captare l’acqua dal Basento, l’unica soluzione perseguibile per sostituire il prelievo dal Camastra, ormai esaurito, abbiamo scongiurato il rischio che 140mila persone restassero senza una goccia d’acqua». Superata la fase acuta della crisi idrica «il nostro obiettivo – questa l’ obiettivo di Bardi – è tornare alla normalità nel più breve tempo possibile. E ci riusciremo»

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