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L’acqua del Basento è «potabile» secondo Acquedotto Lucano, intanto un preside di Potenza ordina di bere solo dalle bottiglie
POTENZA – Rischia di finire in Tribunale chi alimenta psicosi sull’acqua che scorre dai rubinetti delle case di Potenza e degli altri 28 comuni alle prese col prosciugamento della diga del Camastra. È questo il senso del monito diffuso ieri da Acquedotto lucano spa. Un secondo avvertimento dopo quello lanciato martedì dall’unità di crisi presieduta dal governatore Vito Bardi.
ACQUA DEL BASENTO, LA PSICOSI CORRE SUI SOCIAL
La decisione di tornare a rivolgersi al pubblico è maturata in seguito al moltiplicarsi, soprattutto sui social, di denunce sulla presunta presenza di sostanze tossiche nell’acqua del Basento. La stessa acqua con cui dalla prossima settimana si dovrebbe sopperire all’esaurimento delle riserve idriche dell’invaso del Camastra.
A conferma dei propri timori al riguardo, nonostante l’esito rassicurante delle ultime analisi di Arpab, c’è chi ha preso persino le parole del sindaco del capoluogo, Vincenzo Telesca. Con l’annuncio della distribuzione di acqua imbottigliata nelle mense scolastiche per far fronte all’«ansia» di alcune «mamme».
IL DIRIGENTE SCOLASTICO DI POTENZA VIETA DI UTILIZZARE L’ACQUA CORRENTE
Genitori e personale dell’istituto scolastico comprensivo Busciolano di Potenza, quindi, ieri si sono visti recapitare una comunicazione dalla dirigenza in cui si conferma la distribuzione dell’acqua imbottigliata, «come da disposizioni dell’amministrazione comunale». Per poi invitare il personale «a non consentire agli alunni di rifornirsi di acqua corrente per riempire borracce e/o bottigliette» e «si consiglia ai genitori di dare in dotazione ai propri figli un’ulteriore bottiglietta d’acqua».
Una situazione sempre più incandescente, insomma.
Per certi versi assurda se si considera che a tutt’oggi Potenza “beve” acqua perlopiù proveniente dalle sorgenti di Fossa Cupa, nel territorio di Abriola, e della Val d’Agri, che viene integrata alla bisogna con quella della diga del Camastra.
ACQUEDOTTO LUCANO: INGIUSTIFICATO ALLARMISMO
Di qui il tentativo dei vertici di Al spa di stemperare gli animi, richiamando tutti alla responsabilità.
«Negli ultimi giorni sono circolate notizie che, strumentalizzate in modo pericoloso, hanno contribuito a diffondere un ingiustificato allarmismo». Così la nota della società che gestisce il servizio idrico integrato in Basilicata. Provvedendo a potabilizzare le acque destinate al consumo umano, e a depurare gli scarichi civili e industriali sul territorio.
«E’ il caso di ricordare – aggiungono dalla sede centrale di via Grippo, a Potenza – che il laboratorio di Al opera nel rispetto di standard internazionali applicando procedure e metodi di analisi verificati da enti terzi e che le analisi effettuate garantiscono la qualità del servizio erogato».
I PARAMETRI
A riscontro di quanto affermato, da Acquedotto hanno sottolineato che il loro laboratorio «fin dal 2019 ha ottenuto l’accreditamento del sistema gestione qualità ai sensi della Uni En Iso9001:2015 e nel 2020 la certificazione Accredia ai sensi della norma Uni En Iso 17025:2018». Dunque, «a oggi», sarebbe accreditato per lo svolgimento di analisi su «55 parametri tra parametri chimici e microbiologici». E nel 2023 avrebbe analizzato «196.865 parametri totali» su «7403 prelievi chimici e 7041 prelievi microbiologici» effettuati. Da via Grippo hanno aggiunto che «gli impianti di Acquedotto lucano operano in presenza di autorizzazioni e sotto il monitoraggio anche degli enti preposti con lo scopo di tutelare innanzitutto la salute dei cittadini».
«In nessun caso Acquedotto lucano accetterà il funzionamento di impianti o l’utilizzazione della acque di superficie del fiume Basento che potrebbe comportare rischi per la loro salute». Hanno proseguito dalla società, evidenziando che Al spa si è attivata, «fin dalla fine del mese di giugno ed in collaborazione con le attività competenti, per assicurare la continuità del servizio nel rispetto degli standard di legge».
ACQUEDOTTO LUCANO: «SOGGETTI INATTENDIBILI PROCURANO INGIUSTIFICATO ALLARME, L’ACQUA DEL BASENTO È POTABILE»
«Nonostante questo costante impegno – hanno aggiunto ancora da Acquedotto lucano -, assistiamo alla diffusione di notizie false da parte di soggetti inattendibili che procurano un ingiustificato allarme, con conseguenti gravi danni per la popolazione: l’acqua dei nostri rubinetti è assolutamente potabile e costantemente sottoposta ad analisi volte ad assicurare il rispetto di tutte le norme vigenti in materia».
«Ribadiamo, rassicurando le cittadine e i cittadini, che la qualità dell’acqua erogata è e sarà controllata presso il proprio laboratorio effettuando tutti controlli necessari parallelamente a quelli effettuati dalla Asp». Insistono da via Grippo. «I prelievi compiuti dall’Asp vengono poi analizzati nei laboratori dell’Arpab che restituisce le informazioni alla Asp per la valutazione della potabilità. Nel contempo Acquedotto Lucano spa effettua le analisi nel proprio laboratorio».
«Pertanto Acquedotto lucano spa – conclude la nota – si riserva di denunciare alle competenti autorità giudiziarie ogni forma di procurato allarme perché non è consentito a nessuno di giocare con la paura dei cittadini su un argomento così importante e delicato».
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