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Via libera alle modifiche dell’impianto di Viggiano: atteso il dissequestro temporaneo per permettere i lavori proposti dalla compagnia

di LEO AMATO

POTENZA – I consulenti della Procura di Potenza hanno valutato positivamente le proposte di adeguamento di alcune parti del Centro olio di Viggiano dell’Eni, dove la produzione – pari a circa 75 mila barili al giorno di petrolio (110mila quelli autorizzati) – è ferma dallo scorso 31 marzo in seguito all’inchiesta sulle estrazioni petrolifere in Basilicata.
La valutazione dei consulenti potrebbe portare in tempi brevi a un provvedimento della Procura per il dissequestro temporaneo delle due vasche e di un pozzo di reiniezione. Il provvedimento di dissequestro permetterebbe all’Eni di realizzare le modifiche proposte dalla stessa compagnia petrolifera. In prospettiva, in tempi che sono ancora da quantificare, l’estrazione del petrolio in Val d’Agri e il trattamento del greggio nel centro oli di Viggiano potrebbero quindi riprendere, col ritorno al lavoro di centinaia di persone. Oltre 2mila se si considera anche i dipendenti delle ditte fornitrici dell’indotto.

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