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A denunciare Gentilesca, finito a processo, il suo predecessore Salinardi: «Condotte non consone al ruolo», il primo cittadino di Ruoti è accusato di violenza, danneggiamenti e turbativa di cerimonia al funerale di Vincenzo Salinardi
POTENZA – «Violenza privata, violazione di domicilio, turbativa a servizio funebre e danneggiamenti». Sono queste la accuse da cui dovrà difendersi il sindaco di Ruoti, Franco Gentilesca. A renderlo noto il suo predecessore, Angelo Salinardi, individuato come parte offesa assieme alla sorella, Maria Lucia Salinardi, e a un nipote Angelo Gerardo Saponaro. I fatti risalgono a febbraio del 2021 e si sarebbero svolti in occasione dei funerali di Vincenzo Salinardi, fratello di Angelo e Maria Lucia.
Gentilesca è accusato di turbativa di servizio funebre, stando al capo d’imputazione che si legge nel decreto di citazione diretta a giudizio spiccato nei suoi confronti, ad aprile, dal pm Antonella Mariniello. «Perché, a bordo dell’autovettura Mercedes ML 320 targata – omissis -, dapprima, sorpassando il carro funebre e affiancando pericolosamente le autovetture dei prossimi congiunti del de cuius, inducendole a spostarsi ulteriormente a destra e facendole sfiorare il condolo del marciapiede, poi, davanti all’abitazione del defunto, rivolgendo i fari abbaglianti contro il carro funebre e alzando il volume della radio, turbava il trasporto della salma di Salinardi Vincenzo dall’abitazione dei genitori a quella del de cuius».
GENTILESCA A PROCESSO ANCHE PER VIOLAZIONE DEL DOMICILIO DI SALINARDI
L’accusa di violazione di domicilio, danneggiamento e violenza privata, invece, fa riferimento al fatto che il primo cittadino, all’epoca assessore comunale, avrebbe scavalcato il cancello d’ingresso dell’abitazione dell’imprenditore. Imprenditore con cui da anni ha ingaggiato una dura contrapposizione spesso sfociata in querele e controquerele. Quindi avrebbe colpito con pugni e calci la sua auto. Dopo aver aperto lo sportello sinistro avrebbe strattonato ripetutamente il suo rivale, «graffiandolo al braccio, cercando di togliere la chiave dal quadro dell’autovettura e proferendogli la frase “La pagherete tu e Taormina (soprannome di un uomo di fiducia dell’imprenditore, ndr), lo so chi vi deve sistemare… Stronzo, incompetente”».
Fino a costringerlo a scendere dall’auto, contro la sua volontà. Gentilesca dovrà comparire il 7 dicembre per la prima udienza del dibattimento davanti al giudice del Tribunale di Potenza, Rosario Baglioni. Nella nota diffusa da Salinardi, attuale consigliere comunale di opposizione, si spiega che «le persone offese hanno già annunciato che si costituiranno parti civili con l’avvocato cassazionista Francesco Sabatelli del Foro di Brindisi. Anche al fine di rimarcare che le condotte in cui si è esibito Gentilesca non sono in alcun modo consone a chi riveste un ruolo istituzionale di primaria importanza come quello di primo cittadino di Ruoti».
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