Il tribunale di Potenza
1 minuto per la letturaPOTENZA – Da presidente della sezione elettorale numero 6 di Lavello avrebbe nominato come scrutatore il figlio al posto di una cittadina che ne aveva diritto.
E’ questa l’accusa per dovrà comparire davanti al collegio del Tribunale di Potenza, a fine aprile, il 65enne di Lavello Antonio Rosucci.
Ad accogliere la richiesta di rinvio a giudizio avanzata nei suoi confronti dal pm Maria Cristina Gargiulo (non più in servizio a Potenza dall’anno scorso) è stato il giudice dell’udienza preliminare Teresa Reggio.
Rosucci, assistito dall’avvocato Ameriga Petrucci, è imputato per abuso d’ufficio, in quanto «in occasione delle elezioni del presidente della giunta e del Consiglio regionale della Basilicata del 24 settembre 2019», avrebbe rivestito il ruolo di «pubblico ufficiale nell’esercizio delle funzioni di presidente della sezione elettorale numero 6 del comune di Lavello». In questa veste, pertanto, avrebbe favorito il figlio nominandolo «arbitrariamente e senza che ne avesse diritto» scrutatore della sua sezione elettorale in sostituzione le di un altro scrutatore assente, «procurandogli un ingiusto vantaggio patrimoniale di euro 120».
Così nel capo d’accusa formulato dal pm Gargiulo in cui viene indicata anche la legge che Rosucci avrebbe violato nominando il figlio. Vale a dire l’articolo 47 del Testo unico delle leggi per la composizione e la elezione degli organi delle amministrazioni comunali, in cui si dispone che: «quando tutti od alcuni degli scrutatori non siano presenti o ne sia mancata la designazione, il presidente chiama in sostituzione, alternativamente, l’anziano e il più giovane tra gli elettori presenti iscritti nelle liste del comune».
A denunciare l’accaduto, quindi, era stata proprio l’«elettrice più anziana presente nella sezione ed iscritta nelle liste del comune di Lavello», che si è anche costituita in aula come parte civile.
l.a.
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