Salvatore Caiata, presidente del Potenza (foto da facebook)
2 minuti per la letturaPOTENZA – La Guardia di finanza e la Procura della Repubblica di Siena hanno aperto un fascicolo per riciclaggio a carico del patron del Potenza calcio Salvatore Caiata, candidato del Movimento 5 stelle nel collegio uninominale della Camera Potenza-Lauria.
IL POST DI CAIATA: MI AUTOSOSPENDO In un post, lo stesso Caiata ha poi scritto: «Sono totalmente convinto della mia buona volontà, della mia buona fede e della mia innocenza ma non voglio che il M5s abbia alcun danno da questa vicenda perché nulla c’entra. Per questo metto totalmente a disposizione tutta la documentazione che possa servire per chiarire questo attacco che mi viene rivolto e mi autosospendo dal Movimento».
IL MOVIMENTO PRENDE TEMPO «In queste ore stiamo verificando qual è la situazione e stiamo leggendo i documenti, per capire effettivamente di cosa si tratta e fare poi le nostre valutazioni politiche. Una cosa è certa: se accuse tanto gravi fossero confermate, non faremo sconti a nessuno»: così il M5s sulla sua bacheca Fb dove chiarisce: «Al momento della sua candidatura, naturalmente, Caiata ci ha fornito tutti i documenti che attestano che la sua fedina penale è pulita». Il Movimento precisa di aver «appreso questa mattina dai giornali» dell’inchiesta «in cui sarebbe coinvolto il nostro candidato Salvatore Caiata, presidente del Potenza Calcio e lucano dell’anno».
LA DECISIONE DI DI MAIO: ESPULSO «Al di là delle sue eventuali responsabilità penali che sarà la magistratura ad accertare, per le nostre regole omettere un’informazione del genere giustifica l’esclusione dal MoVimento 5 Stelle». Così il leader M5s Luigi Di Maio in un post su Fb pubblicato a stretto giro fuga i dubbi sulla vicenda.
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