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Alcune delle case danneggiate dal sisma dell’80 nel centro storico

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VIETRI DI POTENZA – Ci sono voluti 41 anni, ma l’amministrazione comunale di Vietri, guidata da Christian Giordano, è partita con la messa in sicurezza del centro storico.

Così, a 41 anni dal terremoto del 1980, a Vietri di Potenza sono iniziati i lavori di messa in sicurezza della rupe e del centro storico nelle aree di via San Biagio e via San Michele, quasi totalmente distrutte dal violento sisma che classificò Vietri come paese del cratere.

Si tratta di un intervento «voluto fortemente dall’amministrazione comunale», consapevole del fatto che già troppo tempo è passato e che davvero ora è necessario agire per evitare che il centro storico possa rappresentare anche un pericolo dopo tanti anni. Il sindaco Giordano, per ottenere questo risultato ha presentato un progetto e ottenuto un finanziamento ministeriale di 700.000 per il Comune di Vietri di Potenza.

Così, dopo decenni di abbandono e degrado, l’area finalmente verrà riqualificata e messa in sicurezza. Da molti anni lo chiedevano le tante famiglie che vivono nell’area. E martedì scorso, dopo l’iter burocratico, il cantiere ha preso il via.

Si tratterà di un’opera molto complessa e specifica che mirerà alla messa in sicurezza della popolazione e alla salvaguardia del patrimonio storico, mediante il supporto continuo della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata.

«Finalmente – ha dichiarato il sindaco – nel cuore del nostro centro storico, lasciato da oltre 40 anni in stato di abbandono e degrado, a seguito di un ampio intervento di pulizia e sanificazione, saranno eseguite demolizioni, realizzati nuovi impianti per la regimentazione delle acque, effettuate pavimentazioni, illuminazioni, percorsi utili a rendere fruibili diversi spazi di detta area».

«Contestualmente – ha aggiunto Giordano – abbiamo già approvato in Giunta un nuovo progetto di valorizzazione storica dell’area, per un altro milione di euro. Puntiamo a recuperare la nostra memoria storica rendendo l’area nuovamente fruibile, in totale sicurezza». Così, mentre ci avviciniamo a celebrare l’ennesimo anniversario di quel sisma che ha provocato non solo vittime umane, ma anche infiniti danni, qualcosa inizia a muoversi. E forse così sarà quest’anno una celebrazione meno imbarazzante.

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Fabio Grandinetti

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