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POTENZA – A settembre dovrebbero iniziare i lavori che cambieranno il volto di una delle aree storiche più importanti della città: la Torre Guevara. C’è da espletare la gara per l’affidamento, ma non dovrebbe passare molto tempo.
Del resto il presidente della Provincia Rocco Guarino lo aveva detto in tempi non sospetti che l’ente da lui presieduto avrebbe donato alla città uno spazio che rispetterà il passato dell’area ma che guarderà al futuro e all’ambiente.
Un progetto che rivoluzionerà non solo la fruizione dello spazio, ma anche la “sensazione” dello stesso.


Se non ci saranno intoppi tra un mese si procederà (ed è il primo step del progetto) all’abbattimento dell’ex scuola che di fatto ostruisce la visuale verso l’importante monumento.


L’ufficio “Edilizia e Patrimonio” che ha lavorato alacramente alla stesura del progetto, prevede un intervento a tutto tondo che permetterà all’intera area di “liberare” la Torre renderla più visibile ma soprattutto “vivere” un luogo storico a cui i potentini sono molto affezionati.


E una volta abbattuto l’edificio dove era ubicata la ragioneria si procederà alla costruzione di un altro di minor consistenza volumetrica.
Previsti inoltre interventi per una pavimentazione esterna, piantumazione di essenze arboree e di area a prato e dall’installazione di organi d’illuminazione.
Con la nuova pavimentazione l’area, nelle intenzioni della Provincia – «sarà così luogo d’incontro e anche di racconto, racchiuso in un ampio spazio verde piantumato ai bordi, attraversato da percorsi e attrezzato per la sosta e l’aggregazione».
L’obiettivo è far tornare il monumento a essere ‘attrattivo’ e offrirà la possibilità di conoscere la storia di un frammento della città estremamente significativo».


«L’abbattimento – è scritto nella relazione che accompagna il progetto – conforme agli strumenti urbanistici vigenti, consentirà però di raggiungere, soprattutto, risultati di tipo ambientale e storico-culturali, nonché di valenza urbana, in quanto, nel restituire centralità e visibilità alla Torre, l’area sarà riconnessa al centro storico e, nel denso tessuto edilizio della zona, un nuovo ‘affaccio’ si aprirà sulla valle». Al posto della struttura verrà costruito un nuovo manufatto in legno massiccio. Verranno inoltre realizzati due distinti accessi alla struttura: uno per raggiungere lo spazio polifunzionale per meeting e laboratori di divulgazione della stessa storia del castello l’altro per accedere a due salette a uso uffici. Al centro, un patio si svilupperà intorno a un albero (utile a nascondere gli edifici limitrofi) e consentirà la permanenza costantemente all’ombra.


L’intera struttura di circa 161 metri quadrati – ed è qui che si guarderà all’ambiente – sarà realizzata con tecniche di bio-edilizia e materiali ecosostenibili. La facciata sulla piazza, inoltre, sarà interamente vetrata, per consentire la partecipazione degli ospiti alla vita sociale. Nell’area anche l’illuminazione avrà la sua importanza. Si appresterà infatti «al linguaggio formale e funzionale adottato per la pavimentazione e per la differenziazione degli spazi, in modo che i fruitori siano accompagnati lungo i percorsi anche durante le ore serali, grazie a differenti sistemi e corpi illuminanti, illustrati nel corrispondente elaborato di progetto appositamente predisposto». Per il progetto sono stati stanziati dalla Provincia 1.200.000 euro. Dunque la “Torre Guevara” tornerà ad avere il suo “posto” nel tessuto urbano potentino fondendo in un unico spazio: storia, modernità e ambiente.
La città pertanto potrà guardare al proprio futuro, avendo bene in mente le sue radici e la sua storia.

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