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POTENZA – Bucaletto è stato da sempre sinonimo di degrado. Un degrado che ha attirato sovente l’attenzione anche dei media internazionali. Nonostante la buona volontà delle amministrazioni comunali che si sono avvicendate nel corso degli anni, allo stato attuale poco è cambiato. Per la cittadella si potrebbero aprire nuove possibilità. Il Comune ha infatti aderito al “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare” che ha come obiettivo la riqualificazione del patrimonio residenziale ed il miglioramento della qualità della vita. In ballo c’è quasi un milione di euro.

E proprio l’adesione al bando che, ricordiamo, prevedeva la corresponsione fino a un massimo di 15 milioni di euro, ha scatenato la reazione dell’opposizione. Una reazione dettata non perché non c’è consapevolezza dei problemi che attanagliano la Cittadella, ma perché dicono in una nota: «Il Comune di Potenza avrebbe potuto, entro il 16 marzo 2021, presentare tre progettualità per un totale di 15 milioni, anche per aver più chances, e invece ne ha presentata solo una relativa al rione di Bucaletto, accantonando e difatti eliminando tanto Rione Cocuzzo quanto la zona Pagliarelle».

Ma la questione secondo Bianca Andretta, Angela Blasi, Roberto Falotico, Francesco Flore,Angela Fuggetta, Rocco Pergola, Pierluigi Smaldone e Vincenzo Telesca sulla Cittadella «nel corso degli anni si sono concentrate negli anni diverse iniziative» come il programma di recupero urbano; il contratto di valorizzazione urbana della città di Potenza del piano Nazionale per la città; il progetto di rigenerazione e innovazione sociale del quartiere di Bucaletto; lo strumento di sostegno per l’affitto della prima casa per Bucaletto; e il progetto per la realizzazione di ulteriori 70 alloggi di edilizia sociale. In sostanza, sostengono dalla minoranza i soldi per Bucaletto già ci sono, ma non si spendono.

L’amministrazione, dicono, «invece di rimboccarsi le maniche iniziando finalmente a spendere soldi già presenti, ha pensato bene di aggiungere ulteriori voci di spesa su Bucaletto ottenendo l’effetto immediato di non attivare nulla». «E così – aggiungono – ci ritroviamo con l’ennesima promessa su Bucaletto e l’estromissione del rione Cocuzzo e della zona Pagliarelle sui quali poteva ricadere la scelta, considerati i 40 milioni ancora da spendere su Bucaletto». Sarcastica la risposta dell’amministrazione. «Mi viene da dire da che pulpito viene la predica» esordisce il vicesindaco Antonio Vigilante. «Lo abbiamo detto dalla campagna elettorale – spiega – vogliamo portare avanti la riqualificazione del quartiere. E questo bando rientra in questa ottica».

L’amministratore entra poi nello specifico del progetto. «L’idea prevede la sostituzione di prefabbricati con moduli abitativi unifamiliari con giardinetto che garantiscono una buona qualità dell’abitare. L’obiettivo è quello di dare una nuova visione della Cittadella stessa. La zona interessata sarà la numero 14». «Prevediamo – ha ripreso – di rivedere le infrastrutture come le strade e i viali che dal terremoto non sono cambiate con l’aggiunta di un percorso ciclabile. Possiamo anche mettere un edificio di pregio in un contesto ma se non dotiamo di ciò che sta intorno, avremmo fallito».

E sulla polemica del centrosinistra, aggiunge: «Per gli altri quartieri e in particolare Pagliarelle parteciperemo a un prossimo bando relativo all’indice di vulnerabilità sociale». E ha aggiunto sempre su Bucaletto: «Dire che non abbiamo fatto nulla non è questo il caso. Abbiamo fatto tutto di nostra competenza per gli alloggi Ater, siamo prossimi all’approvazione del piano attuativo della zona 8. Siamo prossimi poi alla liberazioni di altri fabbricati. E poi aggiungo la zona 7 era nelle loro mani, ma non sono stati in grado di liberare tutte le aree».

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