Sopralluogo d’epoca (Sergio Musmeci è il terzo da sinistra, archivio fotografico famiglia Rutigliano)
2 minuti per la letturaPOTENZA – A 40 anni dalla morte di Sergio Musmeci, il vicepresidente del consiglio comunale di Potenza Rocco Pergola in una nota ne ricorda la figura di geniale progettista e di artefice del simbolo della città: il ponte sul Basento, orgoglio architettonico e ingegneristico alle porte del capoluogo.
«Una personalità poliedrica – dichiara Pergola – che tanto ha inciso nell’architettura urbana della nostra città. In qualità di vicepresidente del consiglio comunale, voglio ricordare l’ingegner Musmeci, auspicando che le sue idee e l’opera che ci ha lasciato (il famoso Ponte Musmeci) siano centrali nell’immaginare una significativa e funzionale organizzazione degli spazi urbani dell’area industriale della nostra città».
Pergola ricorda l’iter lungo il quale si snoda il piano per riportare il ponte agli splendori originali e sfruttarne l’opportunità culturale e turistica: «Il ponte – sottolinea infatti – ha iniziato il suo percorso verso la valorizzazione culturale nel 2003 attraverso il vincolo di monumento di interesse culturale del ministero della Cultura, il primo apposto a livello nazionale per un’opera del ‘900, il Ponte Musmeci di Potenza è molto di più del viadotto di ingresso alla città; opera di grande valore architettonico, progettata negli anni ’70 dall’ingegnere Sergio Musmeci, è ormai il simbolo del capoluogo di regione».
Il brillante professionista siciliano, chiamato in Basilicata dal Consorzio per lo sviluppo industriale, ideò ed elaborò il progetto di un lungo ponte tenuto su non dai classici piloni ma da volute plastiche in cemento armato.
«Auspichiamo – prosegue Pergola – che il processo di restauro venga avviato quanto prima, dopo le tappe di aggiudicazione del finanziamento e di svolgimento del concorso di progettazione che ha visto protagonisti l’Ordine degli ingegneri della provincia di Potenza, il Consiglio nazionale degli ingegneri e la Fondazione dell’Inarcassa».
Il vicepresidente del consiglio comunale entra più nel dettaglio: «Il ponte necessita prioritariamente di interventi di restauro del copriferro in calcestruzzo, crollato in molti punti, e protezione delle armature dalla corrosione. Particolare attenzione si dovrà riservare allo scolo delle acque piovane e al sistema di illuminazione del ponte; oltre agli interventi per la tutela e la valorizzazione sarà importante guardare alla messa in rete del patrimonio culturale, con interventi immateriali nell’area del parco fluviale, per diventare una vera e propria attrazione culturale, tale da consolidare e promuovere processi turistici della nostra città».
«»A noi amministratori, oggi, va il compito di onorare il genio Musmeci, assumendo come prioritaria la necessità di salvaguardare la sua opera attraverso l’intervento di restauro del ponte, ed allo stesso tempo di valorizzarla attraverso ulteriori azioni di programmazione finanziaria, che l’amministrazione comunale dovrà pianificare nel prossimo futuro», conclude Pergola.
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