X
<
>

Share
3 minuti per la lettura

Alberghi chiusi a Maratea, la città paga l’interruzione della Ss18 dopo la frana del 2022. Piccole speranze per capodanno


MARATEA – Ai problemi che conosciamo relativi alla viabilità, in questa prima parte delle festività natalizie, a Maratea, ci si è messo anche il maltempo ad impedire che i flussi turistici potessero essere soddisfacenti. Adesso si confida nel Capodanno, ma ad essere aperti, oltre chiaramente ai ristoranti, sono rimasti unicamente i b&b poiché, gli alberghi, anche quest’anno hanno deciso di fermarsi come ci conferma Biagio Salerno, presidente del Consorzio turistico. «In questo periodo – ci spiega Salerno – le strutture alberghiere sono tutte chiuse, ci aspettiamo il solito esodo di Capodanno. Sperando che le condizioni meteo siano favorevoli, riteniamo che in tanti verranno a visitare il territorio e, allo stesso tempo, ce ne saranno parecchi che verranno per programmare le vacanze estive. Gli alberghi rimangono chiusi anche per il problema dell’interruzione lungo la Ss18, sicuramente verranno organizzati veglioni ma a farlo saranno i ristoranti».

ALBERGHI CHIUSI A MARATEA: LA CAUSA PRINCIPALE E’ LA FRANA. SPERANZE PER IL CAPODANNO

Dunque, gli operatori del settore auspicano che la notte di San Silvestro possa fungere da locomotiva per salvare, quantomeno in parte, questo scorcio di stagione invernale. Tuttavia, la vera speranza è rivolta alla Pasqua che l’anno prossimo sarà “alta” e potrebbe cadere contestualmente con la conclusione dei lavori per la realizzazione del bypass, che permetterà di valicare la chiusura del tratto di Castrocucco della Ss18, vera causa della sofferenza del comparto, per via della frana del 30 novembre del 2022. Segnatamente, il cantiere è aperto da poco più di una settimana e consentirà la realizzazione di un tratto, di circa 4 chilometri, attraverso l’adeguamento di un percorso già esistente e la costruzione di un nuovo tracciato.

Il cronoprogramma prevede tempi di ultimazione di circa cinque mesi: l’obiettivo è risolvere, nel breve-medio periodo, il problema dell’accessibilità da sud. La circolazione avverrà attraverso un senso unico alternato regolato da semaforo ma sarà costante, senza fasce orarie come invece stabilito nelle ultime due stagioni estive (dalle 7 del mattino alle 23). Inoltre, non ci sarà più il problema rappresentato dai sensori posizionati sul costone del Monte Serra collassato, che insistono sulla statale danneggiata dallo smottamento e che scattavano in continuazione provocando la chiusura dei cancelli e l’interdizione al traffico anche per quei periodi limitati.

TRA COVID E FRANA, MARATEA IN SOFFERENZA DAL 2020

Ovviamente la sicurezza viene prima di tutto e non si poteva evitare avvenisse, ma le strutture ricettive – che hanno invocato invano l’allungamento dell’orario – hanno subito danni incalcolabili, che ora sperano siano avviati ad essere un brutto e lontano ricordo. Anche perché, non dimentichiamo, i precedenti disastri già provocati dal Covid, per cui, possiamo tranquillamente affermare come una delle località balneari più rinomate dello stivale sia purtroppo in sofferenza ininterrottamente, in pratica, dal 2020. Ma per arrivare alla soluzione ritenuta definitiva – la ormai nota variante in galleria, in fase di progettazione – ci vorranno ancora anni: si è parlato di tre. I fondi per il tunnel, oltre 60 milioni di euro, sono però già stanziati dal Ministero delle Infrastrutture.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE