X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

MELFI – Avrebbe ammesso le proprie responsabilità Pierpaolo Festa, il giovane accusato di aver investito due bambini il 12 agosto scorso in via Foggia a Melfi. Il trentenne, da quanto si è potuto apprendere da fonti vicino al ragazzo, avrebbe giustificato la fuga con la paura della reazione della gente. Per questo sarebbe scappato, viaggiando tutta la notte, prima di essere fermato dalla polizia tedesca il 13 agosto nella tarda mattinata prima di Monaco di Baviera.

Attualmente si trova in stato di fermo e la polizia teutonica avrebbe già disposto il rimpatrio. Si attendono che tutte le questioni burocratiche (come la richiesta di espatrio) vengano formalizzate. L’auto del ragazzo – una Peugeout 207 grigia – portava ancora i segni dell’impatto e gli agenti tedeschi hanno trovato tracce ematiche e peluria che presumibilmente sono riconducibili all’incidente. Il ragazzo inoltre al momento del controllo, sottoposto all’alcol test, i suoi valori sarebbero oltre quelli previsti dalla legge. Questo ovviamente non vuol dire che al momento dell’impatto, il trentenne fosse ubriaco.

Di certo avrebbe viaggiato tutta la notte con il telefono spento. Giova ricordare che dietro il fermo del ragazzo c’è stato un grande lavoro di intelligence nel segno della sinergia tra gli agenti del commissariato che quelli della compagnia dei carabinieri di Melfi. Diversi testimoni sono stati ascoltate, ma soprattutto sono state visionate innumerevoli telecamere private poste nell’area di via Foggia. Determinante ai fini dell’individuazione dell’auto è stato quello installato presso la locale Caserma dei Carabinieri. Dalla enorme mole di materiale trovato a carico del ragazzo, gli investigatori lo avrebbero seguito passo passo nella sua folle corsa verso la Germania. Le condizioni dei bambini investiti migliorano. Il bambino è stato risvegliato dal coma farmacologico dai medici del Santobono di Napoli, anche se la prognosi resta riservata.

Anche le condizioni della sorellina sarebbero in via di miglioramento I fatti risalgono al 12 agosto scorso quando il trentenne, secondo quanto ricostruito dagli investigatori intorno alle ore 17.00, ha travolto due minori, una bambina di anni tredici ed il fratellino di anni sei mentre stavano per attraversare la strada, sbalzandoli sull’altro lato della carreggiata, omettendo ogni utile soccorso e e facendo perdere, inizialmente, le proprie tracce prima di essere fermato in Germania.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE