Don Gilberto Cignarale
4 minuti per la letturaFORENZA – E’ un paese ancora molto scosso Forenza. Da queste parti non accade tutti i giorni di sentire di aggressioni in piena notte a una donna anziana e al parroco del paese. Non è mai accaduto che un sacerdote venisse malmenato in casa. E’ un piccolo comune quello di Forenza: tante case disabitate, un centro storico che si va spopolando. In una di queste case vive la maestra Rita, di 84 anni. Una donna che per 40 anni ha fatto la maestra d’asilo e quasi tutti gli abitanti del paese sono stati suoi alunni. Collegato da una scala un altro piccolo appartamento di sua proprietà, dove la donna aveva deciso di ospitare il parroco del paese, don Gilberto Cignarale, di 45 anni.
«Fino a qualche tempo fa – spiega ancora incredulo il sindaco di Forenza, Francesco Mastrandrea – don Gilberto era ospite di un convento un po’ più lontano. L’appartamento in cui invece ora stava è a 100 metri dalla chiesa».
Una sera come tante quella di mercoledì. La maestra Rita va a dormire al piano di sotto, al piano di sopra don Gilberto. Intorno alle due di notte, però, succede l’impensabile.
Qualcuno forza uno degli infissi ed entra in casa della maestra Rita. Sono in tre sembra, con il volto coperto da un passamontagna. Immobilizzano sul letto la donna, le chiudono la bocca perché non urli e poi mettono a soqquadro l’appartamento alla ricerca di soldi o di oro. Ma il bottino non deve soddisfarli, perché i tre malviventi decidono di entrare anche nell’altro appartamento, quello dove dorme don Gilberto.
Entrano mentre il sacerdote dorme ma, quando tentano di immobilizzare anche lui, don Gilberto reagisce. Ha 45 anni, prova a liberarsi, vorrebbe fermarli. Sono in tre su di lui. Lo colpiscono con schiaffi e pugni, con grande violenza. Quando anche il sacerdote viene immobilizzato, i tre iniziano a mettere a ferro e fuoco la casa. Cercano soldi e, purtroppo, li trovano. Don Gilberto, infatti, aveva con sé in casa le offerte dei fedeli.
Pensava che in casa i soldi sarebbero stati più al sicuro, ma così non è. I delinquenti trovano all’incirca 5.000 euro, qualche monile in oro ma, a quanto sembra, roba di poco conto. A quel punto scappano via e don Gilberto e la maestra Rita, dopo circa 25 minuti di terrore, riescono a liberarsi e a chiamare i carabinieri per denunciare quanto accaduto. Don Gilberto, per precauzione, è stato visitato all’ospedale di Melfi: le sue ferite esterne non sono gravi, per fortuna. Ma certamente non dimenticherà facilmente quanto accaduto e ora è un stato di choc.
«Come comunità ci stringiamo a don Gilberto e alla signorina Rita – ha detto il vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa, Ciro Fanelli. Siamo senza parole, un’aggressione così a un parroco così aperto e disponibile e una persona anziana è riprovevole. Una violenza bruta, gratuita, ingiustificabile e ingiustificata. La comunità di Forenza è tranquilla, serena, pacifica. Per questo l’aggressione subita da don Gilberto ci lascia basiti».
E basito è anche il sindaco: «La cosa che voglio sperare – dice – è che siano delle persone di fuori, che per un caso si sono trovati qui. Mi rifiuto di pensare che possa essere stato un mio concittadino. Tra l’altro don Gilberto è ben voluto da tutti, così come la maestra Rita: quando sono stato avvertito dai carabinieri davvero non ci potevo credere. Ma io sono sicuro che si tratta di ladri professionisti anche per un’altra ragione: gli appartamenti sono uno sopra e uno sotto. Su tutte le finestre a piano strada ci sono le inferriate, proprio per impedire l’ingresso dall’esterno.
Queste persone sono entrate però da una finestra che è a un’altezza di 4 metri, non è una cosa così semplice. Per questo dico che sono persone evidentemente abituate a vivere così. Certo qui ci devi venire apposta, ci sono delle strade in pessime condizioni che anche noi del posto fatichiamo a percorrere. E questo mi dà da pensare anche sul come possano essere scappati. E siccome qui ci sono tante di quelle case disabitate, mi viene anche il dubbio che possano essersi nascoste in una di quelle, magari hanno anche un complice qui sul posto, non lo so.
Quello che so è che pochi minuti prima erano passati per il solito giro di controllo i carabinieri. Erano stati avvisati anche di questo? Davvero non lo so. So che il paese è scosso, io lo sono. Vogliamo bene a don Gilberto e alla maestra Rita».
Vicinanza è stata espressa anche dal presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi: «La mia più profonda solidarietà a don Gilberto e alla maestra Rita, vittime di un inaudito attacco nella casa che ospita il religioso e la signora a Forenza. Hanno riportato lesioni molto gravi ma soprattutto uno shock emotivo che sta segnando le loro esistenze. Come presidente manifesto tutta la mia solidarietà e sono sicuro che le forze dell’ordine riusciranno in tempi rapidi a individuare i responsabili di questo folle gesto. A don Gilberto e alla maestra Rita va la mia più sincera vicinanza».
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