Una volante dei carabinieri
2 minuti per la letturaVULTURE – Il provvidenziale intervento delle forze dell’ordine, ha evitato che maltrattamenti contro delle donne potessero degenerare. E’ successo ad Atella e Rionero. I militari dell’Arma sono intervenuti grazie alla prontezza delle donne. Il bilancio è di un arresto di un ventottenne (ad Atella) e dell’allontamento dall’abitazione di un ultrasettantenne a Rionero. Ma andiamo con ordine. Ad Atella i militari della locale stazione hanno arrestato in flagranza l’uomo, originario della Campania ma domiciliato nel vulture-melfese, dopo che, nella mattinata di venerdì scorso, una donna di origini rumene li aveva contattati telefonicamente, chiedendo aiuto in evidente stato di agitazione. La giovane aveva detto di trovarsi in Contrada “San Martino” e di essere stata picchiata dal proprio convivente, pregando di fare presto prima che la chiamata venisse interrotta bruscamente.
Immediatamente, una pattuglia ha raggiunto i due e la donna ha spiegato di aver chiamato in quanto, poco prima, l’uomo l’aveva malmenata strattonandola per i capelli, scaraventandola in terra e colpendola con pugni allo stomaco ed alla schiena.
Nel frattempo, il 28enne, contrariato, ha continuato ad ingiuriarla. Entrambi sono stati condotti in caserma dove la vittima, rasserenata, ha raccontato che questo era solo l’ultima di una serie di violenze e vessazioni in circa due anni, lamentando inoltre che da due mesi il suo compagno la costringeva, tutti i giorni, a svolgere il pesante lavoro di taglialegna con la promessa, mai mantenuta, di essere pagata.
La 33enne, che ha dichiarato di non avere parenti o amici in grado di aiutarla, è stata accompagnata presso una residenza protetta.
Nella stessa giornata, a Rionero in Vulture, i carabinieri della locale stazione e del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Melfi hanno denunciato e provveduto all’allontanamento d’urgenza dalla propria abitazione, con divieto di avvicinarsi alla vittima, di un 73enne del luogo, in seguito della chiamata al numero di emergenza della moglie 60enne rionerese, che aveva spiegato di aver avuto un violento litigio con il marito e di temere per la propria incolumità.
Entrati in casa i carabinieri hanno accertato che effettivamente, tra i coniugi, vi era stata una violenta colluttazione. La donna ha raccontato di essere stata aggredita fisicamente dal marito e di aver reagito lanciandogli contro un posacenere, aggiungendo, inoltre, che non era la prima volta che subiva vessazioni e maltrattamenti.
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