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POTENZA – Quattro feriti, tra cui un’infermiera di 37 anni in gravi condizioni, ricoverata in Rianimazione: è il bilancio di un incidente stradale che stamani sulla strada statale 95 Tito-Brienza, a pochi chilometri da Potenza, ha coinvolto un’ambulanza del 118 «Basilicata soccorso“ e un camion.
Intorno alle ore 7, l’ambulanza era in viaggio da Villa d’Agri di Marsicovetere verso l’ospedale San Carlo del capoluogo lucano. All’interno c’erano un paziente di 59 anni colpito da infarto e quindi in «codice rosso», l’autista, un medico e l’infermiera. All’improvviso, nel territorio di Tito, a poche centinaia di metri dall’imbocco del raccordo autostradale che porta a Potenza, l’ambulanza è andata a sbattere contro il camion, che era fermo ai bordi della strada. Tra le ipotesi al vaglio dei Carabinieri che conducono le indagini, quella più accreditata riguarda la circostanza che l’autista abbia cercato di evitare un furgoncino che si stava immettendo sulla strada statale.
Tra le cause dell’incidente, probabilmente, anche l’asfalto bagnato dalla pioggia che sta interessando la zona da diverse ore. L’impatto è stato molto violento: il parabrezza dell’ambulanza si è completamente distrutto e, guardando le immagini, la sensazione è che il bilancio potesse essere molto più grave.
Pochi minuti dopo l’incidente, sul posto, oltre ai Carabinieri, alla Polizia stradale e al personale dell’Anas, sono arrivate altre tre ambulanze del 118, che hanno soccorso i colleghi e il paziente infartuato, tutti poi trasportati al San Carlo. Subito la situazione più grave è apparsa essere quella dell’infermiera che dal pronto soccorso è stata trasferita con diversi traumi, tra cui quello cranico, nel reparto di Rianimazione. La donna non è stata intubata, la prognosi è di 40 giorni, ma è ovvio che le prossime ore saranno decisive per verificare le conseguenze dell’incidente. Il paziente, invece, a seguito delle complicanze dell’infarto, si trova ora all’Utic. Molto meno preoccupanti sono le condizioni degli altri due feriti: il medico, con un trauma facciale, è stato ricoverato nel reparto di Otorinolaringoiatria con una prognosi di 30 giorni, mentre l’autista ne avrà per 15 giorni per un trauma al ginocchio.
Sull’incidente è intervenuta anche la Funzione pubblica della Uil, che ha ricordato «la fase di estrema emergenza che vive il personale del 118. Questi operatori – hanno evidenziato i rappresentanti sindacali – sono più di altri quelli che in prima persona rischiano, operando per il bene comune e nel prestare assistenza pubblica, alla pari di altre forze che scendono in campo per i medesimi scopi».
Uil: «Lavoratori esposti in prima persona per il bene comune»
“Il personale del “118”, come spesso raccontano le cronache, vive una fase di estrema emergenza. Nella mattinata di oggi 03/12/2020, l’ultimo episodio. L’equipaggio a bordo di un’ambulanza del DEU dell’ASP di Potenza è rimasto coinvolto in un brutto incidente stradale mentre assisteva, in codice rosso, un paziente che necessitava di essere trasferito presso l’Ospedale San Carlo. L’episodio in questione è soltanto uno dei molteplici casi a cui spesso vanno in contro gli operatori del 118, che devono fronteggiare le emergenze nelle condizioni più critiche”: così Antonio Guglielmi e Raffaele Pisani della segreteria regionale Uil Fpl.
“È necessario rappresentare, qualora ce ne fosse il bisogno, che questi operatori sono più di altri, che in prima persona rischiano operando per il bene comune e nel prestare assistenza pubblica, alla pari di altre forze che scendono in campo per i medesimi scopi, trovandosi, a volte e loro malgrado, coinvolti in incidenti mortali. Spesso lavorano in condizioni estreme in presenza di incendi, a contatto con agenti chimici o biologici a rischio infettivo, nonché costretti ad intervenire in presenza di qualsiasi intemperia e agenti atmosferici avversi. Tante denunce – aggiungono i due sindacalisti – sono state fatte, sia come richiesta per la messa in sicurezza degli ambienti di lavoro, sia per il riconoscimento delle indennità di rischio che, alla pari di altri operatori che svolgono il loro lavoro in ambienti a rischio (Malattie Infettive, cardiologia, sale operatorie, terapie intensive e sub intensive, Nefrologia e dialisi) devono essere necessariamente riconosciute”.
“Relativamente alla indennità di rischio, si chiede l’intervento della Regione, al fine di concludere l’iter burocratico così come previsto dall’accordo sottoscritto nel luglio 2020, affinché, il Dipartimento di Emergenza Urgenza 118 sia equiparato a quelli previsti dai CC.NN.LL. della Sanità Pubblica in quanto, inspiegabilmente non previsti dall’ultimo Contratto in vigore dal 21.5.2018. Il servizio di emergenza/urgenza 118 è un tassello importante della intera filiera della assistenza sanitaria, non un servizio ai margini. La nostra solidarietà e gli auguri di pronta guarigione vanno al paziente e all’equipe del 118”, concludono Guglielmi e Pisani.
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