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Una protesta dei residenti di Piano del Mattino nel giugno 2017

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Denunce a proprietari e progettisti, chiesto l’intervento della magistratura

POTENZA – I componenti del comitato cittadino “Piani del Mattino e zone limitrofe” non si fermano nella lotro battaglia. Da circa un mese infatti stanno preparando con i propri legali le denunce «in sede penale e civile – così in una nota diramata nei giorni scorsi – nei confronti non solo dei proprietari degli impianti di mini eolico ma anche dei progettisti nonché dei proprietari dei terreni» dove sono state installate le pale. Non solo. Chiesto anche «l’intervento della magistratura».

VIDEO > Ecco come si vive (male) tra le pale eoliche

La decisione è stata assunta dopo le ordinanze, emesse dal sindaco Dario De Luca e dall’assessore comunale all’Urbanistica, Rocco Pergola, che impongono il fermo del funzionamento degli impianti negli orari notturni ma soprattutto l’installazione di nuove pale. 

Le ordinanze, ricordiamo, sono state emesse lo scorso 28 gennaio dopo che gli studi sull’impatto acustico – studi commissionati dall’amministrazione – hanno certificato «i gravissimi superamenti dei limiti acustici imposti dalla legge».

Le ordinanze «da anni erano attese dalle tantissime famiglie residenti nella contrada – prosegue la nota del comitato – Famiglie che per tanto tempo sono state costrette a vivere rintanate in casa a causa del rumore provocato dalle pale eoliche» – pale in funzione di giorno e di notte – «installate a ridosso delle abitazioni».

Ed ecco che oggi, alla luce delle ordinanze, i cittadini con i loro legali hanno deciso di presentare una serie di denunce «per i danni alla salute causati dall’installazione indiscriminata degli impianti».

Impianti «realizzati in spregio alle più elementari norme di sicurezza e di tutela della salute pubblica». I residenti di Piani del Mattino, in pratica, chiederanno l’accertamento delle «responsabilità e il conseguente riconoscimento dei danni morali e materiali».

Il comitato cittadino ritiene «che con le ordinanze del Comune di Potenza e gli studi annessi – prosegue ancora la nota – siano comunque ancora solo un primo passo di un processo di accertamento dei gravi danni alla salute dovuti non solo dall’inquinamento acustico ma anche, a esempio, al fenomeno dello sfarfallio all’interno delle abitazioni».

Non solo. «Chiederemo anche che vengano accertati eventuali rischi dovuti alla ridotta distanza delle pale eoliche sia dalle abitazioni che dalle strade» soprattutto se dovessero «verificarsi rotture accidentali degli organi rotanti».

Al sindaco De Luca, all’assessore Pergola e al personale degli uffici comunali «va il nostro grazie – così nella nota – per le ordinanze» e questo a dimostrazione che «quando le Istituzioni decidono di attivarsi riescono a tutelare la salute pubblica ridando dignità ai cittadini».

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