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Mezzi della ditta Trotta

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Dopo le vicende poco chiare sulla manutenzione degli impianti, un’altra anomalia nell’appalto del Comune nella concessione alla società Trotta

POTENZA – Ha ragione la “Trotta bus”: gli ascensori – inclinati e non – non sono di sua competenza. E a questo punto non lo è neanche il Ponte attrezzato o impianto di “Santa Lucia” che dir si voglia. Questo per il semplice fatto che non esiste. O se esiste dipende dall’anno in cui ci si ritrova. Almeno su carta ma per capire bisogna leggere l’allegato 1a “Programma di esercizio impianti meccanizzati”, redatto dall’assessorato comunale alla Mobilità,  per la “Gara per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico locale”. All’articolo 13 la “chicca”: sotto la dicitura “Tariffe” è specificato che “Il trasporto (….) è subordinato all’acquisto del biglietto (….) secondo le seguenti modalità tariffarie”. E fino a qui nulla da eccepire ma c’è un ma perché accanto alla dicitura “Biglietto di corsa semplice” piuttosto che “Abbonamento mensile circolare libero” si legge, rispettivamente 500 e 55.000. Lire.

È davvero il caso di dire: “Non ci resta che piangere” più che altro per il balzo nel passato.

Potenza come Frittole: parafrasando  “anno 1400, quasi 1500” con le lire al posto di “un fiorino”.

Le tariffe, purtroppo o per fortuna, “subiranno – sempre così nel testo – variazioni e aggiornamenti con provvedimento dell’organo comunale”.

Organo comunale che, sfogliando poi le pagine dell’allegato 2 (“Sistema tariffario”), ha aggiornato tutto ripristinando l’euro. E con l’euro – biglietto quasi quadruplicato –  “riappare” nel Capitolato speciale allegato al bando di gara anche l’impianto di “Santa Lucia” con i suoi ascensori, inclinati e verticali. 

Impianto che, però, “stranamente” – vista la presenza delle lire – comunque compare anche nelll’allegato 1a quando “Santa Lucia” ancora non esisteva.

Insomma salti temporali possibili solo passando da una pagina all’altra: vuoi che si tratti del “Programma di esercizio” piuttosto che del “Capitolato speciale” o del “Bando di gara” o dello “Schema di contratto di esercizio”.

Ma del resto di “salto in salto” compaiono, scompaiono o addirittura vengono citate assieme parole, riferite alla manutenzione degli impianti,  come “straordinaria” e “ordinaria”. Manutenzione che  in ogni caso  paga in euro il Comune anche se alcuni impianti, come le rampe di viale Marconi o l’ascensore inclinato di “Santa Lucia” , rimangono sempre immobili.

Al mattino quindi i cittadini devono prestare attenzione all’anno in cui si trovano. A seconda dell’anno, infatti, non solo bisogna vedere se occorre pagare in lire o in euro ma anche verificare se impianti o ascensori sono o non sono ancora stati realizzati.

Potenza come Frittole.

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