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Il marito ha ritenuto più funzionale andare in Campania che al San Carlo. La figlia della coppia di Grumento Nova sta bene

GRUMENTO NOVA (PZ) – Partorisce sulla barella del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Polla. Si è conclusa positivamente la vicenda che ha visto protagonista una giovane partoriente del centro grumentino e la sua figlioletta, Desiree. L’episodio è accaduto sabato notte, intorno alle 22.30, il “papà della piccola – come riporta la testata giornalistica on line Infocilento –  dopo aver percorso circa 60 chilometri in auto” è giunto al Pronto Soccorso dell’ospedale di Polla.

“Mia figlia sta nascendo” sono state le parole dette dal padre appena sceso dall’auto, con un tono di voce che lasciava trasparire gioia e paura nello stesso momento, subito si sono precipitati fuori il dottore Vincenzo Isoldi, medico di turno al pronto soccorso e gli infermieri Maria Fiore e Franco Petrizzo. La moglie è stata aiutata ad uscire dall’auto e una volta dentro c’è stato solo il tempo di sistemarla su una barella  quando medico e infermieri si sono resi conto che il parto era già in atto. Sarebbe stato un rischio perdere minuti preziosi per portarla nel reparto di ostetricia e così hanno deciso di far nascere la bambina nel pronto soccorso che in quel momento era anche particolarmente affollato. In pochi minuti il parto è stato portato a termine e la piccola Desiree è venuta alla luce”.

La neonata sta bene e pesa 3 chili e 200 grammi, anche la madre è in ottime condizioni di salute e nei prossimi giorni potranno fare ritorno a casa. Un epilogo positivo che riapre, purtroppo, nuovamente la questione della chiusura del Punto nascita del nosocomio valligiano. Il sito è stato chiuso il 30 giugno 2014, ed ha determinato situazioni critiche sul territorio della Val d’Agri, tant’è che già diversi parti sono avvenuti in ambulanza o peggio ancora in auto.

«VILLA D’AGRI COME LA COSTA CONCORDIA» – «Come la costa concordia». Non usa giri di parole Filippo Massaro portavoce del Csail per definire l’ospedale di Villa D’Agri. Secondo Massaro sarebbero diverse le problematiche esistenti all’interno della struttura e lo fa con una fotografia su tutti i reparti a cominciare dalla medicina pneumologia dove: «5  medici  sono andati via dall’ospedale di Villa d’Agri,  restano solamente quattro medici». In oculistica: «dal mese di ottobre 2017 tutto fermo perché  non vengono forniti i cristallini artificiali , garze ,     ovatta» . Inoltre «nel mese di luglio chiude il reparto di Villa D’Agri che faceva oltre quattrocento interventi all’anno». A Ortopedia, rileva il portavoce del Csail: «da tre mesi solo due medici per interventi e attività di reparto» mentre in radiologia: «dallo scorso  mese di marzo  un solo medico». Sotto la lente di ingrandimento di Massaro anche la situazione del cup, intramoenia e le piante organiche. Nei reparti inoltre mancherebbero «carta igienica asciugamani , disinfettanti , addirittura manca il  materiale di cancelleria  per le prescrizioni e relazioni mediche sul risultato delle varie attività». 

«Al di là delle continue promesse di potenziamento ed altro, questa la verità dei fatti – dice Massaro – mentre il  Governatore Pittella, tra l’altro in qualità di Medico oltre che di massimo responsabile istituzionale, non recepisce  le  gravi difficoltà in cui versa l’Ospedale di Villa d’Agri. L’Assessore Franconi riscalda solo la poltrona ed incassa lo stipendio. Il Direttore Generale Maglietta è il  jolly che fa da scudo ai politici che lo hanno voluto lì. Risultato: oltre 70mila cittadini utenti dell’Ospedale, che è il target medio,  hanno enormi disagi a recarsi al San Carlo di Potenza, con disagi ancora maggiori per gli  anziani e malati cronici e si dirottano i pazienti in strutture extra-regionali con enorme danno erariale alle casse della Regione».

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