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Pittella: «Entro fine anno il Consiglio regionale emendi il Piano di riordino». Ramunno (FdI-An) preoccupato per il rischio «perdita del ruolo di riferimento o coordinamento o hub dell’intera rete regionale»
RIONERO IN VULTURE (PZ) – “Siamo di fronte alla necessità di affrontare un’evoluzione del sistema sanitario e di rispettare i parametri delle leggi nazionali. Allo stesso tempo stiamo provando a riconvertire le strutture sanitarie, creando le reti di ospedali per acuti e per il territorio e mantenendo, questo sia chiaro, l’autonomia dell’Irccs-Crob”. Lo ha detto il governatore Basilicata, intervenendo ieri sera a Rionero in Vulture ad un Consiglio comunale convocato in seduta straordinaria, nel Centro sociale “Sacco”, per discutere “delle problematiche e delle prospettive sul Centro oncologico regionale della Basilicata (Crob) alla luce del Piano di riordino sanitario”.
Oltre al sindaco Luigi Di Toro erano presenti, tra gli altri, l’assessore regionale all’Ambiente, Francesco Pietrantuono, il presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica, i consiglieri regionali Vito Santarsiero, Gianni Leggieri, Giannino Romaniello, Piero Lacorazza, Michele Napoli, il direttore generale del Crob, Giuseppe Cugno, sindaci, amministratori e rappresentanti del mondo politico (fra cui i parlamentari Giovanni Barozzino e Antonio Placido) e dell’associazionismo.
“E’ nostro intento – ha detto ancora il presidente – rafforzare le politiche che il Crob dovrà mettere in campo. Lo stesso Crob, nel frattempo, sopravvivrà se il direttore scientifico ed i ricercatori continueranno a svolgere l’importante lavoro che caratterizza la struttura, mettendo in campo nuove linee di intervento e di ricerca. In questo modo ci saranno maggiori possibilità di ottenere i necessari finanziamenti, che devono però essere riconosciuti dal governo nazionale. Autonomia e ricerca, e fondi a sostegno del Crob sono la via maestra. E’ chiaro che ci sarà anche il sostegno della Regione, che non farà mancare gli investimenti di sua competenza. Le preoccupazioni che vengono manifestate sono sicuramente legittime. Ma stiamo lavorando per arrivare alla migliore riforma possibile del sistema sanitario regionale. Sono d’accordo sul fatto che si vada a discutere in Consiglio regionale delle richieste e delle necessità evidenziate da questa assemblea e dal management del Crob. Non ho nessuna difficoltà. Entro fine anno il Consiglio regionale emendi il Piano di riordino, lo discuta, lo approvi con tanto di interventi e con tanto di voto. Non ho nessun problema ad esercitare il ruolo di coordinamento”.
Per quanto riguarda la dialisi, il governatore ha aggiunto: “Non sarà cancellata, fermo restando che il Crob si organizzi per eventuali emergenze, dal momento che ad oggi la struttura non è un centro di Pronto soccorso. Bisognerà lavorare, quindi, perché al Crob si creino condizioni di sicurezza per il paziente. Sono comunque pronto a partecipare ad altre iniziative del genere, a partecipare a tavoli concertativi al fianco del management del Crob, per approfondire e superare, insieme, ogni problema”.
RAMUNNO (FDI-AN): CROB COORDINI RETE ONCOLOGICA “A conclusione dell’incontro tenutosi ieri sera presso il centro sociale di Rionero, con il governatore della Regione, Pittella, sul futuro e sulle prospettive di crescita dell’ospedale oncologico Ircss Crob di Rionero, restano inalterate le mie preoccupazioni. Le quali non derivano né da una parziale imminente chiusura, né da un suo possibile depotenziamento, quanto piuttosto dalla perdita del ruolo di riferimento o coordinamento o hub, chiamiamolo come ci pare, dell’intera rete oncologica regionale, svolto dallo stesso Crob”. Lo afferma, in un comunicato, Donato Ramunno, dirigente nazionale Fratelli d’Italia-An.
“In questo senso, nel piano sanitario regionale, abbiamo avuto garanzie da parte del presidente e dei numerosi consiglieri regionali presenti, che verrà ristabilito tale ruolo, che per il momento non si capisce per quale motivo e per quale volontà è stato stralciato.
A questo si aggiunge l’aspetto concorrenziale della radioterapia con l’imminente apertura al San Carlo di Potenza (il 2 ottobre) e tra breve anche a Matera, le quali, inevitabilmente, sottrarranno numeri in termini di pazienti e quindi di risorse economiche, che influenzeranno negativamente sullo sviluppo dell’ospedale di Rionero e sul suo obiettivo di diventare ancor di più eccellenza e riferimento, non solo della Basilicata, ma dell’intero Mezzogiorno d’Italia.
Resto convinto che disperdere risorse in mille Rivoli sia stata una scelta politica sbagliata. Mi rendo anche conto del disagio che subiscono i pazienti nel dover affrontare lunghi viaggi sulle tortuose strade lucane e che nel frattempo i reparti di radioterapia a Potenza e Matera stanno per essere inaugurati. A questo punto credo che la soluzione migliore sia quella di tramutarli in reparti satelliti del Crob, amministrativamente e scientificamente, facenti totalmente capo alla direzione dell’ospedale di Rionero”.
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