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VIETRI DI POTENZA – Tentano di pagare con banconote false, ci riescono in due attività commerciali nel centro abitato di Vietri di Potenza, ma in altre due gli esercenti si accorgono della banconota da venti euro falsa e allertano i Carabinieri, che riescono ad individuarli e denunciarli con l’accusa di “spendita di monete false”. E’ successo ieri mattina nel centro vietrese. Protagonista una giovane coppia di fidanzati residenti a Tito e Potenza. La coppia, stando al racconto di diversi commercianti di Vietri di Potenza, sarebbe riuscita in alcuni casi a pagare con le banconote da 20 euro. Troppo tardi quando si sono accorti che erano false. Diverse le attività commerciali prese di mira. Bar, fruttivendolo, benzina, fioraio ed altre. In alcune attività hanno fatto degli acquisti (almeno in due sono riusciti a spendere), come nel caso della fioraia. In due occasioni però gli esercenti, in Viale Tracciolino, hanno notato qualcosa di strano nella banconota, risultata più chiara e comunque non difficilmente individuabile come falsificata.
I due esercenti non hanno accettato la banconota, facendo notare come la stessa fosse falsificata. Da qui sono partite le indagini. Gli esercenti si sono appuntati il numero di targa e hanno allertato i Carabinieri della stazione di Vietri di Potenza, che immediatamente sono risaliti agli autori riuscendo poi successivamente ad individuarli e bloccarli. Ne è seguita una perquisizione, da parte dei militari dell’Arma, presso la residenza dei due situate a Tito e Potenza, che ha dato esito negativo. Nessun’altra banconota infatti è stata ritrovata. I due, che giova sottolineare non sono stati beccati in flagranza di reato, sono stati poi identificati presso il Comando Provinciale dell’Arma a Potenza, per poi essere denunciati a piede libero con l’accusa di spendita di monete false. Le indagini dei Carabinieri continuano per fare luce sulla vicenda e capire se la coppia si trovava realmente a Vietri per fare degli acquisti e a sua volta in precedenza era stata vittima della truffa, e quindi avrebbero fatto acquisti in buonafede. O se i due erano consapevoli di fare acquisti con le banconote false e l’intento era quello di rifilare a qualche commerciante le banconote. Saranno le indagini a fare chiarezza su quanto accaduto.
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