Una pala eolica
3 minuti per la letturaIl sindaco De Luca: «Serve un piano paesaggistico. Verifiche sulla legittimità delle Pas». I terreni su cui stanno sorgendo gli impianti sono presi in affitto da gente di fuori regione
POTENZA – Quattrocentocinquanta pale eoliche in due anni. Tutte nelle campagne potentine, tra Piani del Mattino, Montocchio, Montocchino e Giuliano. Sono i numeri che ha illustrato ieri il sindaco Dario De Luca al tavolo della Conferenza di servizio sulla sicurezza, alla presenza del Prefetto e delle forze dell’ordine. Centocinquanta le pale già installate, 50 i permessi bloccati dal Comune e le restanti sono da installare. «È evidente che qualcosa non va – dice il sindaco De Luca – c’è una vera e propria azione aggressiva da parte delle imprese installatrici sia da un punto di vista amministrativo sia da un punto di vista del paesaggio».
L’iter è il seguente. Privati prendono in locazione i terreni dai cittadini che abitano in quelle zone. Avviano le pratiche per l’ottenimento dei permessi per le installazioni e una volta ottenuti vendono l’elettricità prodotta all’Enel e ricevono incentivi dallo Stato. «Chi prende in locazione i terreni potentini – precisa il sindaco – provengono quasi tutti da fuori regione». Il motivo? «Qui in Basilicata manca una legislazione regionale idonea a tutela del territori». Nonostante le linee guida regionali, recentemente approvate, manca un piano del paesaggio che metterebbe dei limiti all’eolico selvaggio. «Io non sono contro l’eolico – precisa il sindaco – ma credo sia meglio installare 1 pala da 1 megawatt piuttosto che dieci pale eoliche da 200 chilowatt, anche perché l’installazione della pala da un megawatt è soggetta a verifica di impatto ambientale e a tutta una serie di prescrizioni maggiori».
Eppure il Tar di Basilicata e il Consiglio di Stato hanno dato ragione alle ditte installatrici che hanno fatto ricorso al Comune che aveva sollevato una serie di preoccupazioni sul mini eolico nelle zone rurali della città, contestando un certo numero di Pas (Procedura abilitativa semplificata). Il Tribunale amministrativo, invece, dovrà ancora pronunciarsi sui ricorsi da parte delle stesse ditte sul divieto di transito dei mezzi superiori a cinque tonnellate nelle strade di Piani del Mattino. A tutto ciò si aggiunge l’azione legale che i cittadini coinvolti nelle aree interessate intraprenderanno per portare avanti la tesi secondo cui il rumore forte delle pale provocherebbe danni alla salute, con particolare riferimento al sistema nervoso. Sono stati questi gli argomenti di discussione al tavolo in Prefettura che, pertanto, ha deciso di allargare il confronto anche alla Regione, più volte interpellata in passato dal Comune sulla questione, così come dimostrato dall’assessore comunale alla Pianificazione Rocco Pergola durante un incontro con il Comitato cittadino contro l’eolico selvaggio. L’amministrazione ha infatti ripetutamente chiesto all’ente regionale di apportare delle modifiche alle linee guide sull’installazione e di affrettarsi nell’approvazione di un piano paesaggistico. Intanto il Comune ha ribadito il proprio impegno sia a verificare che le Pas in suo possesso non presentino elementi di illegittimità sia a avviare un monitoraggio per constatare l’inquinamento acustico e gli eventuali danni provocati alla salute dei cittadini.
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