3 minuti per la lettura
Il “Coordinamento Non Una Di Meno” di Potenza aderisce allo sciopero nazionale
POTENZA – «L’8 marzo non è una festa è una giornata di lotta»: con queste parole il “Coordinamento Non Una Di Meno” Potenza dà appuntamento a mercoledì 8 marzo in Piazza Mario Pagano dalle 10,30 alle 12 per una manifestazione «in cui riaffermare la nostra forza a partire dalla nostra sottrazione: una giornata senza di noi. Saremo in piazza a goderci la primavera che arriva anche per noi a dispetto di chi ci uccide per “troppo amore”; di chi, quando siamo vittime di stupro, processa prima le donne e i loro comportamenti; di chi “esporta democrazia” in nostro nome e poi alza muri tra noi e la nostra libertà. Di chi scrive leggi sui nostri corpi; di chi ci lascia morire di obiezione di coscienza. Di chi ci ricatta con le dimissioni indotte perché abbiamo figli o forse li avremo; di chi ci offre stipendi comunque più bassi degli uomini a parità di mansioni, di chi vuole accontentarci con dei voucher».
Le prime firmatarie sono: Associazione Telefono Donna, ArciGay Basilicata, Libera Università delle Donne, Zonta Club Potenza, Associazione Yin-sieme, Associazione Equomondo, Ufficio Consigliera Regionale Di Parità Basilicata, Flc – Cgil Basilicata, Consulta Studentesca Provinciale PZ, I.C. Torraca- Bonaventura, Associazione famiglie fuori gioco, Comitato Cittadinanza di genere e tante donne a titolo personale. In piazza l’8 marzo sono previste delegazioni di varie scuole superiori.
La giornata – scrivono in una nota – «prende vita dagli scioperi delle operaie che dai primi del Novecento in tutto il mondo animarono le lotte per i loro diritti violati di persone e lavoratrici. Ricordiamo Il primo, quello delle camiciaie di New York nel 1909, poi lo sciopero e la rivolta delle operaie di Pietrogrado, l’8 marzo del 1917. Niente fiori e cioccolatini, dunque: non abbiamo niente da festeggiare, abbiamo tutto da cambiare! Dopo le straordinarie giornate di mobilitazione che hanno visto milioni di donne nelle piazze di tutto il mondo ( dalla Polonia, alla Germania, alla Turchia, dal Brasile all’Argentina), e in particolare in Italia dove una marea di donne ha sfilato a Roma il 26 novembre, e noi insieme a loro, il prossimo 8 marzo sarà l’occasione per riprenderci questa giornata di lotta: sarà sciopero globale delle donne. Lanciato dalle donne argentine, ha raccolto l’adesione di oltre 22 paesi al grido di “Se le nostre vite non valgono, non produciamo”. Differenti luoghi e contesti, analoga condizione di subalternità e violenza per le donne: Ni Una Menos, allora, non una di meno in piazza. Uniamoci per continuare a lottare!».
L’8 marzo si sciopererà anche in Italia: alla grande manifestazione di Roma del 26 novembre indetta da Non Una Di Meno (a cui hanno dato vita D.i.re, la rete nazionale dei centri antiviolenza, l’Udi, e la rete Io Decido) sono seguite assemblee in molte città d’Italia per arrivare a quella nazionale di Bologna del 2/3 febbraio che ha lanciato gli 8 punti dello sciopero dell’ 8 marzo: questi 8 punti partono dalle forme specifiche di violenza, discriminazione e sfruttamento che le donne vivono «quotidianamente, 24 ore al giorno, in ogni ambito della vita, che sia pubblico o privato. La violenza è fenomeno strutturale delle nostra società, strumento di controllo delle nostre vite e condiziona ogni ambito della nostra esistenza: in famiglia, al lavoro, a scuola, negli ospedali, in tribunale, sui giornali, per la strada».
Scrivono le donne lucane: «Noi a Potenza, dopo aver partecipato alla manifestazione di Roma, abbiamo discusso e recepito gli 8 punti usciti dall’assemblea di Bologna, e ci siamo costituite in Coordinamento Non Una Di Meno Potenza». Giovedì 2 marzo terranno nella libreria Ubik, alle ore 11, una conferenza stampa aperta, in contemporanea con le altre città italiane, nella quale illustreranno gli 8 punti dello sciopero e le modalità della manifestazione potentina.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA