La manifestazione per l'ospedale di Lagonegro: gente che cerca di bloccare l'autostrada al bivio davanti alla caserma della polizia stradale
4 minuti per la letturaLAGONEGRO (PZ) – «Tutti insieme per l’ospedale», questo lo slogan della manifestazione molto partecipata che è stata organizzata stamattina a Lagonegro dagli attivisti del comitato civico per la costruzione del nuovo nosocomio. In testa al corteo, insieme con i delegati sindacali di Cgil, Cisl e Uil, il sindaco di Lagonegro Pasquale Mitidieri e tanti suoi colleghi dell’area sud occidentale della Basilicata, a cominciare dal primo cittadino di Rivello Antonio Manfredelli e da quello di Episcopia Biagio Costanzo.
Due le richieste principali indirizzate al governatore Marcello Pittella e alla giunta regionale: avviare finalmente i lavori per la realizzazione dell’opera già progettata e, allo stesso tempo, mantenere e rinforzare il presidio lagonegrese, valorizzandolo come centro strategico del nuovo distretto sanitario previsto dalla riforma del settore. Il prossimo appuntamento è per il 6 dicembre, quando si svolgerà un consiglio comunale straordinario e aperto alla cittadinanza cui interverranno il governatore in persona e il Rup Giuseppina Lovecchio.
L’INTERROGAZIONE DI ROMANIELLO Il consigliere regionale del gruppo misto, Giannino Romaniello, ha presentato una interrogazione a risposta orale sul progetto di fattibilità per la costruzione dell’Ospedale Unico per acuti dell’Azienda Sanitaria USL di Lagonegro. Nel far presente che sono trascorsi oltre 13 anni dall’approvazione del progetto di fattibilità e che “dall’esame dell’intero procedimento emergono elementi di approssimazione e di non puntuale e corretta gestione tecnico – amministrativa del procedimento”, il consigliere chiede di conoscere “quali sono le valutazioni che la Giunta regionale fa in merito a tempi e modalità con cui è stato seguito il progetto da parte dei diversi dipartimenti e uffici competenti della Regione”.
Romaniello ricostruisce le fasi del procedimento, ricordando che a seguito del riordino della rete Ospedaliera della Basilicata, la Regione ha approvato il Progetto di fattibilità per la costruzione dell’Ospedale Unico per acuti dell’Azienda Sanitaria USL di Lagonegro; con D.G.R. n. 895 del 01/04/2005 venne approvato il progetto preliminare dell’opera; con D.G.R. n. 1881 del 28/12/2007 venne aggiudicata all’A.T.I. “Consorzio tra cooperative di produzione e lavoro – CONS. COOP. (capogruppo) – Olicar Spa – “Innocenzi Enrico” con sede in Forlì, la concessione per la progettazione definitiva ed esecutiva, costruzione e gestione tecnica, economica e funzionale di servizi non sanitari nel complesso denominato “Ospedale Unico per Acuti dell’Azienda sanitaria USL n. 3 di Lagonegro (PZ)”.
“Con D.G.R. n. 1388 del 01/09/2010 – continua il consigliere – la Giunta Regionale prese atto di una serie di circostanze oggettive che comportarono modifiche al progetto definitivo rispetto a quello preliminare aggiudicato, riguardanti tra le altre cose l’adeguamento alle richieste dell’APS in funzione del nuovo piano sanitario, la sorpresa geologica; le nuove norme in materia di eliporti; le nuove norme in materia di determinazione delle indennità di esproprio. Nella stessa D.G.R. la Giunta confermava il permanere del pubblico interesse a realizzare l’Ospedale del lagonegrese ancorché differente da quello preliminare; e che a seguito della richiesta del responsabile unico del procedimento, la Società S.O.L. Spa subentrata all’A.T.I. concessionaria dei lavori, ha presentato il progetto definitivo, approvato dalla Giunta regionale con delibera n. 866 in data 04/07/2012″.
“Il progetto esecutivo, validato dalla Società di ingegneria genovese incaricata dalla Giunta regionale – fa presente il consigliere – non è stato validato dalla stessa a causa di differenze sulla valutazione economica dell’opera, tanto che è in atto una risoluzione contrattuale concordata con la S.O.L. che ancora oggi non è terminata”. Rivolgendosi al presidente della Giunta regionale, Romaniello chiede di sapere “se le risorse inizialmente impegnate per la realizzazione dell’ospedale unico di Lagonegro, pari a circa 67 milioni di euro, sono ancora nella disponibilità della Regione per la realizzazione del progetto e se sono bastevoli anche alla luce della introduzione di nuove norme di leggi sia in materia urbanistica che sanitaria; quali sono state le iniziative assunte a seguito dell’incontro avuto da parte della Giunta regionale con il comitato in difesa dell’ospedale unico di Lagonegro e con alcuni sindici dell’area”.
Il consigliere chiede, infine, di sapere “come si inserisce il progetto dell’Ospedale Unico di Lagonegro nell’ambito della ipotesi di riorganizzazione del sistema sanitario regionale e quindi della rete ospedaliera, considerata l’importanza di una struttura unica del lagonegrese collocata in un’area baricentrica e facilmente raggiungibile dalle aree limitrofe extra-regionali (Calabria e bassa Campania), ai fini dell’aumento della migrazione sanitaria attiva”.
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