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POTENZA – In aspettativa retribuita dal lavoro, in Italia, mentre a Miami girava un film porno. E’ questo il sospetto dei pm di Potenza che nelle scorse settimane hanno aperto un fascicolo a carico di un agente del Corpo forestale dello Stato, che ora rischia un processo per truffa e il licenziamento. Tutto nasce da un video, un “trailer” per la precisione, come migliaia del genere che vengono immessi su internet ogni giorno. Fino a quando qualcuno, a Potenza, evidentemente un cultore della materia, non ci ha messo gli occhi sopra navigando sul sito – a pagamento – di una “diva” hardcore, e ha riconosciuto l’aitante forestale.

Così ha iniziato a farlo girare sugli smarphone dei suoi amici. Da questi è arrivato agli amici degli amici, e poi ad altri ancora, incluso il protagonista e i suoi colleghi e i superiori. La sua reazione? A giugno, superato l’imbarazzo iniziale si è presentato dalla polizia postale ammettendo di essere lui l’uomo ripreso nel video. In sostanza ha raccontato di essere stato un attore “involontario” del film, che due signore spigliate, alquanto mature, lo avevano realmente “adescato” a bordo piscina, in un albergo della capitale della Florida. Proprio come si vede nel “trailer”. Restare indifferenti sarebbe stato impossibile. Soprattutto per la “star”: una bionda procace che si è costruita un personaggio sui suoi evidenti ritocchi estetici, dato il mercato sempre più competitivo.

Ma di qui a pensare all’industria che si è messa in moto dopo quell’incontro in camera ce ne passa. Lui non si sarebbe reso conto di essere nella mani di una “professionista”, che vende su internet i filmati integrali dei suoi appuntamenti con ignari turisti come lui. Quindi ha sporto denuncia contro l’ignoto che ha diffuso il “trailer” del film su Whatsapp, per violazione della sua privacy. Ma non è finita. Perché a distanza di qualche giorno i colleghi del comando provinciale della Forestale, agli ordini del primo dirigente Angelo Vita, sono andati a fargli visita. Notificandogli un avviso di garanzia a firma del pm Antonio Natale. L’accusa è di aver viaggiato all’estero durante un periodo di aspettativa retribuita. «Su questa vicenda si è creato un clamore davvero eccessivo».

Dichiara il suo avvocato, Pantaleo Chiriaco. «Abbiamo già presentato querela contro chi ha diffuso il video per interferenze nella vita privata. Ora gli si contesta di aver abusato dell’aspettativa retribuita, ma il video risulta immesso in rete ad agosto del 2014, ben prima di quando ne ha fatto richiesta». Intanto gli accertamenti dei suoi colleghi vanno avanti, perché sono anni che l’aitante forestale una tappa estiva sulle spiagge bianche di Miami non se la fa mancare mai. Come tanti altri italiani amanti della bella vita. Anche se non tutte le loro imprese finiscono online.

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