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Michele Pinto, di Pescopagano, è deceduto a seguito di un incidente nell’Avellinese, sull’Ofantina. Traumi non gravi anche per le due persone a bordo dell’altra vettura
di CLAUDIO BUONO
PESCOPAGANO – E’ stato un impatto violentissimo quello che è costato la vita a un giovane di Pescopagano, Michele Pinto, alla guida della Fiat Punto che si è scontrata contro una Mercedes Classe A, nell’incidente verificatosi domenica sera sulla strada Ofantina, nei pressi di Nusco, nell’Avellinese. Uno straziante e agghiacciante bilancio: altri quattro feriti oltre al ventinovenne di Pescopagano deceduto.
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Il cuore di Michele Pinto ha smesso di battere nella serata di domenica all’ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi, dove era stato trasportato d’urgenza. Doveva essere trasferito in eliambulanza presso un’altra struttura ospedaliera ma il suo cuore ha smesso di battere prima del trasferimento. Versa in gravi condizioni anche un 39enne di Avellino, alla guida della Mercedes Classe A. L’impatto ha causato il ferimento anche dei genitori della giovane vittima: la signora Teresa, grave ma non in pericolo di vita, ricoverata prima al “Moscati” di Avellino e poi a Napoli, dove è stata operata.
Ferito, in maniera meno grave, anche il padre di Michele, Andrea. Anche sottoposto a intervento chirurgico. Per lui, ricovenato all’ospedale Criscuoli di Sant’Angelo dei Lobardi, almeno venti i giorni di prognosi. Nella Mercedes con il 39enne avellinese, c’era anche una donna di Benevento, che ha riportato ferite meno gravi e non si trova in pericolo di vita. L’incidente è avvenuto a un paio di chilometri dall’uscita per Nusco. Verso le 18 sul tratto di strada imperversava un violento temporale. E a quanto pare, stando ai primi rilievi, ci sarebbe la complicità della pioggia che avrebbe fatto perdere a Michele il controllo della sua auto nel momento in cui dalla parte opposta sopraggiungeva l’altra autovettura. L’impatto è stato inevitabile. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della compagnia di Montella con i Vigili del fuoco e le ambulanze del 118 . L’Ofantina è rimasta chiusa in serata per alcune ore, specialmente per consentire il difficile ed articolato intervento dei caschi rossi, per estrarre i feriti dalle lamiere. Michele, con i suoi genitori, stava rientrando a Pescopagano dopo aver trascorso una domenica in Abruzzo, dove vive la sorella.
Mentre un altro fratello vive nel Bresciano. Fan di Caparezza, Michele era impegnato nel sociale nella sua amata Pescopagano. Da poco aveva finito di prestare il Servizio civile presso la piscina comunale dopo aver partecipato a un bando del Comune. Lo sport e la corsa le sue passioni: più volte ha partecipato a diverse maratone a livello amatoriale, ricevendo anche premi come miglior atleta in manifestazioni come le Ofantiadi e altre come le Ruraliadi. Descritto da tutti come un atleta imbattibile, un eroe silenzioso, sempre sorridente e combattivo. La comunità pescopaganese prega per i feriti, ed è sotto shock mentre piange un suo giovane figlio scomparso prematuramente.
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